Un nuovo modello di alimentazione scolastica, che metta al centro salute, sostenibilità e consapevolezza: è quanto propone Coldiretti con il Manifesto di Udine per l’Educazione alimentare nelle scuole, presentato durante l’evento ‘Cibo naturale: un patrimonio da difendere’, al Villaggio contadino nel capoluogo friulano. Il documento individua cinque azioni urgenti per ridurre l’obesità infantile e migliorare il benessere delle nuove generazioni: stop ai distributori di junk food nelle scuole, mense con prodotti locali e stagionali, una strategia nazionale anti-obesità, educazione alimentare strutturata nei programmi didattici e un patto tra famiglie, scuole e agricoltori. Nel corso dell’evento, che ha coinvolto esperti, politici e rappresentanti del mondo scientifico e agricolo, è stata allestita anche una “classe salva-salute”, con lezioni ai bambini, arredi ecosostenibili e piante antinquinamento per contrastare CO₂ e polveri sottili. La ricerca di Coldiretti e del Cnr ha mostrato come l’introduzione di specifiche varietà vegetali nelle aule possa migliorare significativamente la qualità dell’aria, riducendo del 20% la CO₂ e del 15% il PM2.5.
“Il cibo ultra-formulato sta minacciando il futuro dei nostri giovani – ha avvertito il Segretario generale Vincenzo Gesmundo –. È il momento di fare scelte consapevoli, per la salute e il futuro delle nuove generazioni”. Sulla stessa linea il Presidente Ettore Prandini: “L’educazione al cibo è la prima forma di prevenzione. Dobbiamo partire dai bambini per costruire un’Italia più sana e sostenibile”.
L’obiettivo
L’obiettivo è invertire la rotta rispetto a un trend allarmante: l’Italia registra tassi crescenti di sovrappeso e obesità tra i minori, anche a causa della scarsa qualità dell’alimentazione scolastica. Coldiretti propone dunque di trasformare le mense in veri luoghi di educazione e salute, eliminando la logica del massimo ribasso nelle gare d’appalto, che penalizza la qualità dei pasti serviti.