Sergio Mattarella ha aperto oggi l’anno accademico del Centro Internazionale di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, con sede a Torino. L’evento ha coinciso con i sessant’anni del centro delle Nazioni Unite, una realtà nata per promuovere il lavoro dignitoso e la giustizia sociale in tutto il mondo. “È motivo di grande soddisfazione essere qui in un luogo che rappresenta una lunga traiettoria di impegno per uno sviluppo giusto e inclusivo” ha dichiarato Mattarella.
Studio e ricerca fondamenta del progresso
Nel suo discorso il Capo dello Stato ha sottolineato il ruolo centrale della conoscenza. “Studio e ricerca sono la base, il veicolo, lo strumento di un mondo di maggiore giustizia di progresso e sviluppo” ha affermato, mettendo in luce come la formazione rappresenti non solo una leva di crescita ma anche una risposta concreta alle sfide globali.
Competenze per il diritto al lavoro
Mattarella ha evidenziato l’importanza dell’aggiornamento continuo e della valorizzazione delle competenze. “Sono strumenti imprescindibili per rendere effettivo e universale il diritto al lavoro” ha detto, sottolineando il contributo del centro torinese al rafforzamento del capitale umano nei contesti internazionali. Secondo il Presidente senza persone formate e preparate nessun piano di sviluppo può avere successo reale.
Senza giustizia sociale non può esserci pace
Uno dei passaggi più intensi dell’intervento ha riguardato il legame tra giustizia sociale e stabilità. “Non può esserci pace duratura senza salari equi senza protezione sociale senza rispetto della libertà sindacale” ha dichiarato Mattarella. Ha poi richiamato la Costituzione italiana che pone il lavoro al centro della Repubblica definendolo uno strumento di realizzazione personale e fondamento della giustizia. Ha quindi lodato l’azione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro che promuove il concetto di lavoro degno inteso come attività svolta in condizioni di libertà sicurezza e pari opportunità.
Rischi globali e diseguaglianze crescenti
Il Presidente ha parlato anche dei rischi legati a nuove forme di emarginazione. “Il rischio di nuove diseguaglianze è quanto mai attuale” ha detto richiamando la necessità di un quadro di riferimento globale. Secondo Mattarella la giustizia sociale non è un obiettivo facoltativo ma una condizione necessaria per garantire pace e progresso. Per questo il ruolo dell’OIL resta essenziale in un mondo dove le sfide del lavoro cambiano rapidamente.
Lavoro e migrazioni: una connessione diretta
Mattarella ha affrontato il tema dei flussi migratori ricordando che spesso la causa profonda di questi fenomeni è proprio l’assenza di accesso a un lavoro dignitoso. “Assistiamo a complessi fenomeni migratori che spesso vedono nel mancato accesso al lavoro degno la loro prima e più autentica spiegazione” ha osservato. Garantire condizioni lavorative giuste ovunque è secondo il Presidente un passo decisivo per affrontare le migrazioni in modo equo e strutturato.
Intelligenza artificiale e futuro del lavoro
Tra i temi toccati anche l’uso delle tecnologie emergenti. Mattarella ha parlato dell’intelligenza artificiale come di uno strumento da governare affinché possa generare forme di lavoro più giuste. Ha richiamato la necessità di affrontare queste sfide con equilibrio citando Sant’Agostino per ricordare che il futuro va costruito su basi solide e consapevoli.
Medaglia d’oro a Rivoli per la Resistenza
Nella mattinata il Presidente ha conferito la medaglia d’oro al Merito Civile al Comune di Rivoli per il contributo dato durante la Resistenza. “Un momento di grande importanza per esprimere la vicinanza della Repubblica alle sofferenze subite da Rivoli e la riconoscenza per il contributo alla conquista di libertà e democrazia” ha dichiarato Mattarella nella sede della Prefettura di Torino alla presenza del sindaco Alessandro Errigo e del prefetto Donato Cafagna.
Visita alla Reggia di Venaria con l’Accademia di Agricoltura
Nel pomeriggio il Capo dello Stato ha visitato la Reggia di Venaria per l’apertura del 240esimo anno accademico dell’Accademia di Agricoltura di Torino una delle più antiche d’Europa. Ad accoglierlo c’erano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio il ministro della Cultura Alessandro Giuli i sindaci di Venaria e della Città Metropolitana di Torino e i vertici delle Residenze Reali Sabaude. La presenza di Mattarella ha voluto sottolineare ancora una volta l’importanza della cultura e della formazione come pilastri della crescita civile ed economica.