mercoledì, 14 Maggio, 2025
Attualità

Mattarella in Portogallo: “L’università è faro di dialogo, etica e crescita. I valori europei non ammettono compromessi”

Il Capo dello Stato riceve la laurea honoris causa in Economia dall’Università di Coimbra. Insieme a lui, il Re di Spagna e il Presidente del Portogallo. Applausi anche al Quirinale per i valori dello sport con Milan e Bologna

Un messaggio di fiducia nel sapere, nella collaborazione tra nazioni e nella forza dell’etica pubblica come motore di progresso. Con questi principi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto ieri la laurea honoris causa in Economia dall’Università di Coimbra, storica istituzione accademica portoghese, nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato anche il Re di Spagna Felipe VI e il Presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa. Il Capo dello Stato ha incardinato il suo discorso intorno a un messaggio chiaro: le università non sono solo fucine di conoscenza, ma veri “laboratori di dialogo, senso del bene comune, etica deontologica”. L’accumulo di “capitale sociale produttivo”, secondo Mattarella, rappresenta una delle leve essenziali per la crescita economica e democratica nei Paesi di diritto avanzati: “Sono questi i presupposti indispensabili allo sviluppo. E sono anche le manifestazioni di quei valori fondamentali che hanno forgiato l’identità europea e non ammettono compromessi morali”.

La cerimonia dei mantelli

Coimbra – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della consegna della dell’onorificenza accademica di dottore honoris causa dell’università di Coimbra , oggi 13 maggio 

A testimoniare l’importanza dell’evento, la tradizionale cerimonia dei mantelli, durante la quale gli studenti di Coimbra hanno disposto le vesti accademiche sul selciato per accogliere le autorità. Mattarella ha richiamato nel suo intervento la comunanza storica dei tre Paesi iberici e mediterranei: Italia, Spagna e Portogallo. “Abbiamo affrontato battaglie simili per affermare la democrazia, la libertà, il pluralismo. Il 25 aprile, giorno di Liberazione, è simbolico sia per l’Italia sia per il Portogallo. Celebra il coraggio delle nostre genti contro i regimi oscurantisti”.Il Presidente ha poi evidenziato come la vicinanza linguistica, culturale e geografica abbia rafforzato un legame profondo tra i tre Paesi, alimentato da secoli di esplorazioni marittime e da una visione comune di tutela dell’ambiente, inclusi gli ecosistemi marini: “La consapevolezza dell’importanza di risorse naturali protette e l’uso sostenibile grazie all’innovazione tecnologica è un patrimonio che ci unisce”.

Summit Cotec

La visita del Capo dello Stato proseguirà oggi con la chiusura del 18° Summit Cotec Europa, in programma al Convento di San Francesco a Coimbra. L’appuntamento, che celebra i 20 anni dalla prima edizione tenutasi a Roma nel 2005, rappresenta uno dei principali momenti di riflessione sull’innovazione nel continente. Il tema del vertice è esplicito: ‘A Call To Action’, un invito a una cooperazione europea coesa per affrontare le grandi trasformazioni in corso. La partecipazione congiunta di Mattarella, del Re Felipe VI e del Presidente de Sousa vuole lanciare un segnale di unità strategica di fronte alle sfide dell’innovazione, della transizione verde e dell’inclusione sociale.
Durante la sessione finale, dopo l’intervento introduttivo dell’ex Presidente della Bce Mario Draghi, i tre Capi di Stato prenderanno la parola per tracciare le direttrici di una rinnovata alleanza per lo sviluppo sostenibile, fondata su ricerca, conoscenza e capitale umano.

Il richiamo allo sport e al rispetto

Se Coimbra è stata teatro dell’esaltazione dell’accademia e del sapere, il Quirinale ha visto in parallelo un omaggio ai valori dello sport. Alla vigilia della finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna(che si gioca all’Olimpico di Roma stasera), il Presidente della Repubblica ha accolto le due delegazioni sottolineando come il calcio, oltre la rivalità, rappresenti una comunità trasversale che unisce: “Spero che non si arrivi ai rigori, ma fa parte del gioco”, ha scherzato Mattarella, che ha poi rivolto un messaggio ai calciatori: “Siate esempio di correttezza. Lo sport è scuola di vita, rispetto, lealtà”. Un passaggio significativo ha riguardato gli arbitri: “È importante difendere la loro figura, specie nei tornei giovanili. A volte gli adulti sono meno corretti dei ragazzi”.
Il Capo dello Stato ha salutato con affetto i Presidenti di Milan e Bologna Scaroni e Saputo, il Presidente del Coni Giovanni Malagò, quello della Figc Gabriele Gravina e della Lega Serie A Ezio Simonelli. Parole sentite anche dai tecnici delle squadre, Sergio Conceiçao e Vincenzo Italiano, e dal direttore di gara Maurizio Mariani, che ha ringraziato il presidente per aver definito gli arbitri “suoi colleghi nella responsabilità”.
Malagò ha sottolineato come “lo sport sia un’eccellenza italiana anche grazie alla sensibilità del Presidente della Repubblica”, mentre Simonelli ha ricordato come il calcio “non solo emoziona milioni di persone, ma contribuisce in maniera significativa al Pile all’occupazione del Paese”.

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