La violenza politica in Messico ha raggiunto livelli senza precedenti con l’omicidio di José Alfredo Cabrera Barrientos, candidato a sindaco di Coyuca de Benítez, ucciso a colpi di pistola durante un comizio elettorale trasmesso in diretta streaming. L’attacco, avvenuto il 29 maggio 2024, ha scosso profondamente il Paese, sollevando gravi interrogativi sulla sicurezza dei candidati in vista delle imminenti elezioni locali. Barrientos, esponente dell’alleanza Corazón y Fuerza por México, stava salutando i suoi sostenitori nel quartiere di Las Lomas quando un uomo armato si è avvicinato e ha aperto il fuoco a bruciapelo. Colpito più volte alla testa, il candidato è deceduto sul colpo, mentre la folla di circa 300 persone si disperdeva nel panico. La scena, trasmessa in diretta e successivamente condivisa sui social media, ha amplificato ulteriormente l’orrore dell’accaduto. Le autorità locali hanno avviato un’indagine per identificare e catturare l’assassino. Gli investigatori stanno valutando diverse ipotesi, tra cui rivalità politiche e possibili legami con gruppi criminali organizzati. La regione della Costa Grande, dove si trova Coyuca de Benítez, è tristemente nota per l’influenza dei cartelli della droga e per l’elevato numero di omicidi legati a dinamiche politiche. Il Partito Corazón y Fuerza por México ha espresso profondo cordoglio per la perdita del suo candidato e ha chiesto giustizia immediata. Anche altri leader politici hanno condannato fermamente l’attacco, sollecitando misure più rigorose per proteggere i candidati dalle minacce della criminalità organizzata. Nei primi mesi del 2024, circa 15 candidati a sindaco sono stati assassinati nel Paese. L’escalation di violenza politica solleva dubbi sulla capacità delle autorità di garantire elezioni libere e sicure, mettendo a rischio la stabilità democratica del Paese. Con le elezioni alle porte, la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione questa ondata di violenza.