mercoledì, 30 Aprile, 2025
Esteri

Trump celebra i primi 100 giorni del secondo mandato: “Una rivoluzione di buon senso”

Come nel suo stile non propriamente sobrio, il Presidente Donald Trump ha celebrato i primi 100 giorni del suo secondo mandato con un comizio al Macomb Community College di Warren, in Michigan. Accolto dall’inno patriottico ‘God Bless the Usa’, Trump ha definito questo inizio di mandato come “il più riuscito della storia americana”, rilanciando i suoi cavalli di battaglia su immigrazione, economia e sovranità nazionale. Nel suo discorso, ha ribadito l’intenzione di difendere i confini americani, rilanciare la produzione nazionale, soprattutto nel settore automobilistico, e porre fine all’indottrinamento scolastico. Ha inoltre promesso la fine dell’inflazione e ha rivendicato il ritorno allo “stato di diritto”, lodando quella che ha definito una “rivoluzione di buon senso”: confini sicuri, tasse più basse, scuola di qualità e tassi d’interesse sostenibili per le famiglie.
Trump ha attaccato duramente la classe politica del passato, accusandola di aver svenduto l’America per arricchimento personale, e ha detto che ora il Paese ha “un presidente che difende i vostri confini e la vostra Nazione”. Ha inoltre definito la precedente gestione politica “malata”, accusando i suoi predecessori di aver sacrificato città come Detroit per costruire Pechino.

Immigrazione

Ampio spazio è stato dedicato all’immigrazione. Durante il comizio è stato proiettato un video di presunti membri di gang deportati in El Salvador. Trump ha definito l’America una “discarica per criminali” sotto i democratici, accusando la sinistra radicale di proteggere “selvaggi violenti” invece di difendere le vittime americane. Ha inoltre rivendicato la sua vittoria elettorale del 5 novembre, definendola “la più importante della storia americana”, e ha dichiarato che in soli 100 giorni sono state avviate riforme mai viste da un secolo, compreso un piano per licenziare migliaia di burocrati corrotti.
Trump ha poi sottolineato l’urgenza di approvare il disegno di legge sui tagli fiscali, avvertendo che un suo fallimento comporterebbe un aumento delle tasse fino al 58%. Non sono mancate le critiche ai democratici, in particolare all’ex Presidente Joe Biden, definito “corrotto e addormentato”, e alla Vicepresidente Kamala Harris.

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