Jim Caviezel ha recentemente raccontato come Mel Gibson lo avvisò che interpretare Gesù in ‘La Passione di Cristo’ avrebbe potuto mettere a rischio la sua carriera. L’attore, oggi 56enne, ricorda di aver inizialmente incontrato il produttore Steve McEveety per discutere di un film sui surfisti. La conversazione prese una piega inaspettata quando Gibson intervenne, parlando di un progetto su Cristo. Caviezel, che a 19 anni aveva sentito una chiamata divina a perseguire la carriera di attore, comprese immediatamente che quel ruolo era destinato a lui. Accettò senza esitazioni, nonostante l’avvertimento di Gibson: “Se fai questo film, potresti non lavorare più a Hollywood”. Durante le riprese, Caviezel si dedicò a mantenere una profonda connessione spirituale, confessandosi quotidianamente. Il set fu teatro di numerose sfide fisiche: l’attore soffrì di polmonite, ipotermia, una spalla fratturata e fu persino colpito da un fulmine mentre era sulla croce. Ha descritto il dolore come estremo e ha rivelato che, durante la scena finale, un medico avvertì Gibson che la sua vita era in pericolo. Al termine delle riprese, Caviezel dovette sottoporsi a due interventi chirurgici al cuore, attribuendo le complicazioni alle difficoltà affrontate sul set. La croce utilizzata nelle scene era dotata di un piccolo supporto per fornire sollievo, ma l’attore, sfinito, arrivava ad addormentarsi durante le pause. Il trucco, applicato ogni giorno, richiedeva otto ore di lavoro, e le scene della crocifissione furono particolarmente impegnative a causa della sua spalla ferita, costringendolo a fare affidamento totale sulla fede. Caviezel ha dichiarato di essere stato guidato dal desiderio di comprendere e trasmettere l’amore di Dio. Nonostante le critiche ricevute a livello globale, ‘La Passione di Cristo’ ebbe un impatto straordinariamente positivo. Ora Caviezel si prepara a rivestire il ruolo di Gesù nel sequel, ‘La Resurrezione di Cristo’.
