Negli Stati Uniti, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), un bambino su 31 riceve una diagnosi di disturbo dello spettro autistico entro l’ottavo anno di età. Questo dato, basato su un’analisi delle cartelle cliniche del 2022, evidenzia un aumento significativo delle diagnosi di autismo negli ultimi vent’anni. Nel 2016, il rapporto era di 1 bambino su 54, mentre nel 2000 si trattava di 1 su 150. “Ciò che colpisce maggiormente è quanto siano diffuse le manifestazioni dell’autismo”, ha dichiarato Zachary Warren, coautore del rapporto e direttore esecutivo del Treatment and Research Institute for Autism Spectrum Disorders (TRIAD) presso il Vanderbilt Kennedy Center di Nashville. Warren attribuisce gran parte di questo aumento ai miglioramenti significativi nella capacità di rilevare il disturbo. Tuttavia, le cause dell’autismo rimangono un enigma complesso. Sebbene la genetica rappresenti la teoria principale, non esiste una singola causa accertata. “Abbiamo prove convincenti che ci siano molteplici fattori neurogenetici che contribuiscono alle manifestazioni dell’autismo”, ha spiegato Warren. Lo studio del CDC ha anche analizzato le diagnosi tra i bambini di 4 anni, stimando che 1 su 34 abbia ricevuto una diagnosi di autismo nel 2022. Inoltre, i ragazzi risultano tre volte più inclini rispetto alle ragazze a ricevere questa diagnosi. Le percentuali sono più elevate anche tra i bambini appartenenti a comunità nere e ispaniche rispetto a quelle bianche. L’argomento sembra aver catturato l’attenzione dell’amministrazione Trump. Il presidente e il Segretario della Salute e dei Servizi Umani, Robert F. Kennedy Jr., hanno sottolineato l’importanza di identificare la causa dell’autismo. Durante un incontro alla Casa Bianca, Kennedy ha annunciato un “massiccio sforzo di test e ricerca” per affrontare questa sfida entro settembre.
