Il Pentagono ha rimosso il comandante della base della US Space Force in Groenlandia dopo che questa si era dissociata dalle dichiarazioni del vicepresidente J.D. Vance. Il colonnello Susannah Meyers, in un’e-mail inviata al personale il 31 marzo, ha scritto: “Non pretendo di comprendere le dinamiche politiche, ma so che le preoccupazioni sollevate dal vicepresidente Vance non riguardano la base di Pituffik”. Meyers ha inoltre riflettuto sul proprio comportamento durante l’incontro. Il contenuto dell’e-mail è stato riportato da Military.com. La Space Force ha comunicato la rimozione di Meyers, citando una “perdita di fiducia nella sua capacità di comando” e ribadendo l’importanza dell’imparzialità. Il comando della base è stato affidato al colonnello Shawn Lee. In un post su X, il portavoce del Pentagono, Sean Parnell, ha dichiarato che il Dipartimento della Difesa non tollererà comportamenti che compromettano l’agenda del presidente Trump. Meyers aveva assunto il comando dell’821st Space Base Group solo da luglio. La sua rimozione è stata accolta favorevolmente da alcuni senatori repubblicani, tra cui Tommy Tuberville, Eric Schmitt e Jim Banks. Quest’ultimo ha affermato: “Meyers ha politicizzato la Space Force ed è stata giustamente ritenuta responsabile”. Durante la visita, Vance aveva criticato la Danimarca per il trattamento riservato ai groenlandesi, definendoli “cittadini di seconda classe”, e per la presunta mancanza di protezione nei confronti di Cina e Russia. La Casa Bianca ha sottolineato che Vance è il più alto funzionario statunitense ad aver visitato Pituffik, evidenziando l’importanza strategica della Groenlandia, la cui acquisizione era inclusa tra le priorità dell’amministrazione Trump. “Abbiamo bisogno della Groenlandia per la sicurezza nazionale – ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti – Se non possiamo averla, non possiamo garantire una grande sicurezza internazionale”.
