Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato, mercoledì, la revoca della sovvenzione concessa durante l’amministrazione Biden, che permetteva alla Chevron di operare in Venezuela. Trump ha dichiarato che il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, non ha rispettato gli impegni previsti dall’accordo, specificando che “Il regime non ha adempiuto rapidamente al rimpatrio dei criminali violenti che aveva inviato negli Stati Uniti. Pertanto, ordino che l’inutile e insoddisfacente ‘Accordo di concessione’ di Biden venga revocato a partire dal prossimo rinnovo del 1° marzo”. La vicepresidente venezuelana, Delcy Rodriguez, in una dichiarazione su Telegram, ha definito la decisione “dannosa e inspiegabile”, sottolineando che si tratta di una “scelta fallimentare”. “Il governo degli Stati Uniti ha deciso di imporre sanzioni contro la Chevron, una società statunitense, senza alcuna giustificazione”, ha dichiarato Rodriguez. Anche il Segretario di Stato USA, Marco Rubio, ha commentato la questione, annunciando su X l’intenzione di promuovere politiche per revocare tutte le licenze petrolifere e del gas concesse durante l’amministrazione Biden, accusandole di “finanziare vergognosamente il regime illegittimo di Maduro”. Attualmente, la Chevron esporta circa 240.000 barili di greggio al giorno dalle sue operazioni in Venezuela, rappresentando oltre un quarto della produzione petrolifera del paese. Sin dal suo ritorno in carica a gennaio, Trump ha ribadito che gli Stati Uniti non hanno bisogno del petrolio venezuelano e ha più volte ipotizzato la revoca della licenza operativa della Chevron. Durante il suo primo mandato, aveva già adottato una politica di sanzioni di “massima pressione” contro il governo di Maduro, focalizzandosi in particolare sul settore energetico venezuelano.