venerdì, 24 Gennaio, 2025
Esteri

Israele. Continua operazione “Iron Wall” a Jenin in Cisgiordania

Trump firma decreto su Houthi: "Gruppo terroristico". Tel Aviv chiede proroga per ritirare truppe dal sud del Libano

Dall’inizio, martedì mattina, dell’operazione “muro di ferro” condotta nell’area di Jenin, campo profughi nella Cisgiordania settentrionale, l’esercito israeliano ha ucciso 13 uomini armati palestinesi e ne ha arrestati almeno 20 provenienti da villaggi vicini. Stando a quanto riferito da un alto ufficiale dell’Idf, l’operazione è stata lanciata per neutralizzare il cosiddetto Battaglione Jenin, composto da agenti affiliati a gruppi terroristici come Hamas e la Jihad islamica palestinese. L’esercito israeliano conferma che l’operazione “sta continuando” e fa sapere di aver condotto “attacchi aerei su siti di infrastrutture terroristiche. Numerosi esplosivi piazzati lungo le rotte dai terroristi sono stati smantellati”. In una intervista all’AFP, il governatore di Jenin, Kamal Abu al-Rub, ha dichiarato che “la situazione è molto difficile, l’esercito di occupazione ha spianato tutte le strade che portano al campo di Jenin e all’ospedale governativo. Ci sono sparatorie ed esplosioni”.

Centinaia intrappolati nell’ospedale di Jenin

Inoltre l’esercito israeliano ha detto che le sue forze stavano cercando di far esplodere degli ordigni esplosivi piazzati dai militanti di Hamas sotto la strada fuori dall’ospedale nella città di Jenin e ha ordinato ai pazienti e ai medici di non uscire dall’ospedale durante le detonazioni. Decine di bulldozer militari hanno scavato tratti di strada a Jenin. Centinaia di persone, “terrorizzate” ha raccontato un’infermiera, non sono potuteuscire per ore. Mercoledì pomeriggio, donne incinte e anziani, uno dei quali portava un neonato avvolto in una coperta contro il freddo invernale, hanno camminato accanto ad ambulanze e veicoli blindati, allontanandosi dall’ospedale e dal campo profughi di Jenin, mentre gli spari echeggiavano lungo le strade vuote e droni e aerei militari israeliani ronzavano a bassa quota. “Non ci sono medicine, cibo, provviste, niente”, ha detto Ashram Abu Sroor, scuotendo la testa all’uscita dell’ospedale.

La Francia preoccupata per colonizzazione Cisgiordania

In una nota, il ministero degli Esteri di Parigi ha espresso “serie preoccupazioni per l’aumento delle tensioni in sicurezza” in Cisgiordania e ha invitato “le autorità israeliane a dar prova di moderazione. La colonizzazione sta accelerando e la violenza dei coloni estremisti è in aumento, alimentando l’instabilità”, avverte Parigi. Il capo della diplomazia francese, Jean-Noel Barrot, discuterà “della questione della colonizzazione in Cisgiordania con i suoi omologhi europei” durante il Consiglio Affari esteri del 27 gennaio a Bruxelles.

Il valico di Rafah supervisionato dall’Autorità Nazionale Palestinese

Secondo una fonte della sala operativa allestita al Cairo citata dal quotidiano Asharq Al-Awsat, il capo dello Shin Bet Ronen Bar e il capo del Mossad David Barnea hanno raggiunto un accordo con il capo dell’intelligence egiziana, il generale Hassan Mahmoud Rashad affinché il valico di Rafah venga supervisionato dall’Autorità Nazionale Palestinese (Anp). La “sala operativa” è stata istituita la scorsa settimana al Cairo per garantire che il cessate il fuoco non venga ostacolato da alcun tipo di violazione e per garantirne l’attuazione. Include membri provenienti da Israele, dall’Autorità Nazionale Palestinese, dal Qatar e dagli Stati Uniti che supervisionano anche il trasferimento degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso il valico di frontiera.

Trump firma decreto su Houthi: “Gruppo terroristico”

Gli Houthi tornano nella lista degli Stati Uniti delle “organizzazioni terroristiche straniere”: Trump ha firmato un ordine esecutivo con cui dà istruzioni al segretario di Stato Marc Rubio perché prepari un rapporto sulla designazione del gruppo yemenita entro 30 giorni dopo consultazioni con il direttore dell’intelligence nazionale e il segretario al Tesoro. Trump aveva già inserito gli Houthi nell’elenco delle “organizzazioni terroristiche straniere” e in quella dei “terroristi globali specialmente designati” durante gli ultimi giorni del suo primo mandato, ma poi l’amministrazione Biden li aveva rimossi per permettere l’arrivo di aiuti alla popolazione yemenita. Quindi nel gennaio dello scorso anno, dopo i continui attacchi contro le navi nel Mar Rosso, li aveva reinseriti solo nella seconda lista.

Israele chiede proroga per il ritiro delle sue truppe a sud del Libano

Israele ha chiesto agli Stati Uniti una proroga di 30 giorni per ritirare le sue truppe dal sud del Libano. In base ai termini dell’accordo di tregua del 27 novembre, l’esercito israeliano (Idf) è tenuto a cedere tutte le sue posizioni nel Libano meridionale alle Forze armate libanesi entro il 26 gennaio. Nelle ultime settimane, tuttavia, Israele ha valutato che le forze libanesi si sono dispiegate troppo lentamente nella regione, ritardando di conseguenza il ritiro dell’Idf. Gli Stati Uniti e la Francia stanno discutendo la richiesta con funzionari israeliani e libanesi. Secondo alcune fonti, la Francia non vede alcun problema finché le altre parti sono d’accordo, mentre l’amministrazione Trump sarebbe meno propensa a concedere la proroga.

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