La notizia riguardante la deputata repubblicana del Texas, Kay Granger, che sta affrontando un rapido declino risiedendo in una casa di riposo, ha generato scalpore sui social media. Tra i commentatori, il miliardario Elon Musk ha suggerito l’introduzione di test cognitivi per i funzionari eletti, definendo la situazione “folle”. Angela Morabito, ex addetta stampa del Dipartimento dell’Istruzione, ha criticato lo staff di Granger, definendolo “complice” per aver nascosto la situazione. L’ex rappresentante del Texas, Jonathan Stickland, ha affermato di essere a conoscenza dei problemi di memoria di Granger da anni, criticando chi le sta vicino per non averla protetta. Il senatore repubblicano dello Utah, Mike Lee, ha dichiarato che questa vicenda è un forte argomento a favore dei limiti di mandato. L’assenza di Granger è stata riportata dal Dallas Express. Anche il giornalista Hans Nichols di Axios ha ammesso di aver trascurato la storia a causa delle limitate risorse giornalistiche. La situazione di Granger si confronta con le preoccupazioni sui problemi cognitivi di Joe Biden, che hanno portato al suo ritiro dalla corsa presidenziale. Kylie Jane Kremer di Women for America First ha espresso indignazione per la vicenda, paragonandola alla situazione del presidente uscente. Un rapporto del Wall Street Journal ha evidenziato il calo di resistenza di Biden, basato su interviste con membri dello staff e legislatori. Ro Khanna, deputato democratico della California, ha criticato il Congresso per premiare l’anzianità piuttosto che il merito, chiedendo limiti di mandato e una riforma politica. Ken Klippenstein, giornalista progressista indipendente, ha pubblicato un video di Granger al Congresso, sottolineando i segni evidenti della sua condizione. L’81enne deputata non cercherà la rielezione e si ritirerà alla fine del suo mandato. Ha partecipato a meno del 54% delle votazioni di quest’anno e si è dimessa dal suo incarico nel Comitato per gli stanziamenti della Camera.