giovedì, 26 Dicembre, 2024
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Gli italiani spendono 2,8 miliardi per il Natale: a tavola trionfa la tradizione

Un Natale all’insegna della tradizione e della qualità made in Italy. È questa l’immagine che emerge dall’indagine di Coldiretti, secondo cui gli italiani hanno speso 2,8 miliardi di euro per imbandire le tavole delle festività natalizie. Quasi nove cittadini su dieci (88%) hanno scelto di celebrare il Natale a casa propria o in compagnia di parenti e amici, prediligendo prodotti della tradizione e di origine nazionale. Il restante 12% ha optato per ristoranti, agriturismi o altre soluzioni dell’ultimo minuto. Nonostante il numero medio di commensali per famiglia si sia mantenuto stabile rispetto al 2022, con quasi otto persone attorno al tavolo, si è registrata una riduzione delle ore trascorse ai fornelli. Quest’anno la media nazionale varia tra le 2,2 e le 2,7 ore, con un’eccezione significativa per gli abitanti delle Isole, che hanno dedicato alla cucina una media di 3 ore. Una quota del 9% degli italiani ha preferito semplificare ulteriormente la preparazione, ordinando cibi d’asporto o affidandosi ai contributi culinari portati da amici e parenti.
Per chi ha scelto di non restare a casa, ristoranti e agriturismi hanno accolto circa 4,5 milioni di persone, confermandosi una scelta gettonata per chi desidera un Natale senza stress in cucina.

Spumante, panettone e dolci locali

Lo spumante rimane il re incontrastato delle festività, presente sull’83% delle tavole, mentre l’88% degli italiani ha scelto di concludere i pasti con frutta locale di stagione. Sul fronte dolciario, il panettone con il 77% di preferenze ha superato il pandoro, fermo al 55%. Interessante anche il dato relativo ai dolci tradizionali locali: il 56% delle famiglie ha optato per le specialità del proprio territorio, e quasi la metà degli italiani (47%) ha deciso di preparare in casa il dolce delle feste, dimostrando un rinnovato interesse per la cucina casalinga.

Un menù all’insegna del made in Italy

Gli italiani si sono orientati su un menù prevalentemente nazionale, sostenendo l’agroalimentare italiano con una spesa stimata in 920 milioni di euro per pesce, carne e salumi; 600 milioni di euro per bevande come spumante e vino; 580 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca; 300 milioni di euro per dolci tradizionali come panettone e pandoro; 200 milioni di euro rispettivamente per formaggi, uova, pasta e pane.

 

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