venerdì, 20 Dicembre, 2024
Attualità

Mattarella ai militari italiani: “Il vostro impegno è un orgoglio per la Repubblica”

Il Capo dello Stato riconosce il ruolo strategico delle missioni all’estero: “Nel Mediterraneo l’area è agitata, la sua sicurezza è fondamentale”

Sergio Mattarella, in videocollegamento dalla sede del Comando operativo di vertice interforze, ha espresso ieri il suo riconoscimento ai contingenti italiani impegnati in diverse missioni internazionali, durante un evento dedicato agli auguri di fine anno. Dalla Nave Foscari, ancorata a Malta per l’operazione europea ‘Irini’, al Kosovo, dal Libano al Mar Rosso, il Capo dello Stato ha sottolineato l’importanza strategica e diplomatica delle missioni italiane, ringraziando i militari per il loro contributo alla sicurezza e alla stabilità internazionale.

Il Presidente della Repubblica ha evidenziato il ruolo cruciale del Mediterraneo, definendolo un’area “agitata”, ma fondamentale per l’Italia, posta al centro di questo mare strategico. Rivolgendosi ai militari della Nave Foscari e della Nave Rizzo, impegnati nell’operazione ‘Mediterraneo sicuro’, il Capo dello Stato ha sottolineato: “La vostra attività è di grande rilievo per la Repubblica. Operate in un contesto delicato, utilizzando strumentazioni di avanguardia, e i risultati eccellenti che avete raggiunto rafforzano la sicurezza del nostro Paese”.

L’operazione ‘Irini’, avviata dall’Unione europea, mira a garantire il rispetto dell’embargo sulle armi imposto dalle Nazioni Unite alla Libia, oltre a contrastare traffici illeciti e a monitorare le dinamiche migratorie. Mattarella ha elogiato il ruolo dell’Italia, ribadendo la centralità del Mediterraneo nella politica estera e di difesa del Paese.

Kosovo, missione fondamentale

Passando al Kosovo, il Presidente ha espresso preoccupazione per il clima acceso che caratterizza la regione: “L’ingresso dell’intera area balcanica nell’Unione Europea richiede serenità e stabilità e la vostra missione è fondamentale per mantenere vivo il dialogo tra Belgrado e Pristina”. Il riferimento è alla missione KFOR, che da 25 anni vede impegnati i militari italiani nella stabilizzazione del Kosovo. Il Capo dello Stato ha evidenziato anche il rischio di intromissioni esterne nei Balcani, sottolineando che “senza KFOR ci sarebbero state esplosioni di violenza devastanti per la regione”. Ha poi aggiunto: “Il vostro impegno è stato ammirato non solo dai cittadini italiani, ma anche dalla comunità internazionale. La stabilità dei Balcani è un obiettivo strategico per l’Europa intera”.

Libano, pace e stabilità

Rivolgendosi ai militari della missione Unifil, Mattarella ha ringraziato le Forze Armate italiane per il loro contributo alla formazione delle Forze Armate libanesi, un’attività che considera “decisiva” per la tranquillità del Libano, Paese tormentato da crisi politiche ed economiche: “Il vostro addestramento e supporto alla popolazione civile rappresentano un gesto di grande rilevanza umanitaria e non mi sorprende che ci sia riconoscenza da parte della popolazione”. La missione Unifil, guidata dall’Italia, ha il compito di monitorare il cessate il fuoco e favorire la stabilità nella regione meridionale del Libano.

Mar Rosso e Golfo di Aden

Il Presidente ha poi parlato dell’importanza strategica delle missioni nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, dove la Nave Caio Duilio è impegnata nell’operazione ‘Aspides’. Qui, le Forze Armate italiane lavorano per garantire la sicurezza della navigazione e contrastare fenomeni come la pirateria e il blocco delle rotte marittime. “Nel Mar Rosso si cerca di introdurre un gravissimo precedente, per cui un Paese rivierasco tenta di bloccare il traffico marittimo – ha dichiarato Mattarella – ma la vostra presenza assicura che le linee di navigazione restino libere. Il contributo che date è motivo di orgoglio per l’Italia e un messaggio al mondo intero: la libertà di navigazione va sempre difesa”.

L’impegno

Mattarella ha concluso il suo intervento lodando il senso di responsabilità e la professionalità delle Forze Armate italiane, impegnate in contesti difficili ma cruciali per la sicurezza globale. “Ogni missione italiana ha il suo specifico senso e obiettivo, ma tutte hanno un comune denominatore: rafforzare la sicurezza internazionale e la credibilità del nostro Paese nel mondo. Il vostro lavoro è un tassello fondamentale nella costruzione di un mondo più stabile e sicuro e l’Italia è fiera di voi”.

 

 

 

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