Nella fase finale delle elezioni del 2024, la campagna della vicepresidente Kamala Harris ha superato quella di Donald Trump in raccolta fondi e spese. I rapporti finanziari mostrano che ha raccolto e speso il doppio del tycoon raccogliendo, dal 25 ottobre al 25 novembre, 160 milioni spendendone 277, contro gli 87 raccolti e i 113 spesi dal suo avversario. Per spazi pubblicitari e produzione, Harris ha speso 129 milioni rispetto ai 95,1 milioni di Trump, investendo molto di più nel contatto diretto con gli elettori (25,4 milioni in messaggi, sondaggi, telefonate e posta diretta) contro i 3 spesi in pubblicità SMS dal tycoon. Inoltre, la candidata Dem ha speso circa 45,5 milioni per eventi, mentre Trump 632.000 dollari. Le spese di Harris includevano anche comizi con celebrità, pagando 165.000 dollari a una società affiliata a Beyoncé per un evento a Houston e ingaggiando società legate a Katy Perry, Ricky Martin e Christina Aguilera. Le celebrità non sono state pagate direttamente, ma la campagna ha coperto i costi di produzione e viaggio. Le proposte di raccolta fondi di Harris dopo le elezioni hanno sollevato critiche, con i funzionari che spiegano che i fondi erano per il Democratic National Committee per riconteggi e correzioni delle schede, sebbene alcuni abbiano suggerito che servissero a coprire debiti. ActBlue ha segnalato che la campagna di Harris e il suo comitato di donazioni hanno raccolto oltre 6 milioni di dollari online nei 20 giorni successivi alle elezioni, spendendo quasi 38 milioni di dollari in debiti fino al 25 novembre. I Super PAC hanno avuto un ruolo importante: Future Forward, principale super PAC di Harris, ha raccolto oltre 163 milioni, chiudendo con 47 milioni di debiti, mentre MAGA Inc. di Trump ha raccolto 347 milioni senza debiti. Anche gruppi pro-Trump come America PAC di Musk e Preserve America di Miriam Adelson hanno avuto un ruolo significativo.