venerdì, 10 Gennaio, 2025
Ambiente

Ecomafia, In Italia in tre decenni 902.356 illeciti ambientali

A trent’anni dalla pubblicazione del primo rapporto Ecomafia, oggi si è svolta a Roma la conferenza nazionale ‘Ambiente e legalità: insieme per il futuro’, promossa da Legambiente in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri. L’evento, che ha avuto luogo presso la Scuola Ufficiali dell’Arma, ha messo al centro del dibattito la lotta ai reati ambientali, tracciando un bilancio di tre decenni di attività contro l’ecomafia. I numeri emersi sono drammatici: tra il 1992 e il 2023 sono stati accertati 902.356 illeciti ambientali, pari a uno ogni 18 minuti, per un totale di 79,7 reati al giorno. Un bilancio che testimonia l’incessante attacco delle organizzazioni criminali all’ambiente e al territorio italiano. Dal 1992 ad oggi, l’attività delle ecomafie ha portato alla denuncia di 727.771 persone e al sequestro di 224.485 beni. Le organizzazioni criminali attive nel settore – ben 378 clan censiti – operano in tutte le principali ‘filiere’ dell’ecomafia: cemento illegale, gestione dei rifiuti, commercio di specie protette, incendi dolosi e inquinamento ambientale.

Ferita aperta

Secondo le stime di Legambiente, il fatturato illegale accumulato in trent’anni ammonta a 259,8 miliardi di euro. Le regioni a tradizionale presenza mafiosa detengono il 45,7% del totale degli illeciti, con la Campania in testa alla classifica nazionale (117.919 reati), seguita da Calabria, Sicilia e Puglia. Il ciclo illegale dei rifiuti e quello del cemento rappresentano i due ambiti più redditizi per le ecomafie. Cemento illegale: 215.831 reati accertati, con la Campania al primo posto (30.177 illeciti), seguita da Calabria (22.849) e Puglia (18.788). Rifiuti connection: 146.480 reati accertati, di cui 22.400 in Campania, che domina anche questa classifica, seguita da Puglia (14.516) e Calabria (10.810). La Lombardia, prima regione del Nord, si distingue tristemente con 37.794 reati ambientali totali, 10.831 nel ciclo del cemento e 7.586 in quello dei rifiuti.

Inchieste sui traffici di rifiuti

Dal 2002, anno di introduzione dell’articolo 452 quaterdecies del Codice Penale (ex art. 53 bis del decreto Ronchi), sono state condotte 608 inchieste per traffico illecito di rifiuti. Questi interventi hanno portato a: 3.424 arresti; 10.772 denunce; 1.691 aziende coinvolte; 60,576 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrati. Per dare un’idea della portata, i rifiuti sequestrati potrebbero essere trasportati da 2.432.040 tir, formando una coda lunga 32.953 chilometri, quasi la circonferenza della Terra.

L’importanza della legalità ambientale

Alla conferenza hanno partecipato personalità di rilievo, tra cui il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani e il Generale Andrea Rispoli, Comandante del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha assegnato all’evento la medaglia della Presidenza della Repubblica, riconoscendo l’importanza cruciale del tema. “Senza legalità non c’è tutela ambientale”, ha dichiarato Ciafani, sottolineando come i risultati ottenuti negli ultimi trent’anni siano frutto di una stretta collaborazione tra Legambiente, le forze dell’ordine e le Capitanerie di Porto. Ciafani ha anche ricordato i successi legislativi, come l’introduzione nel 2015 della legge sugli ecoreati, che ha dotato l’Italia di strumenti efficaci per contrastare i crimini ambientali.

Educare alla legalità

Durante la conferenza sono stati premiati i vincitori del concorso nazionale ‘Ambiente e legalità – Insieme per il futuro’, rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado. Tra i vincitori: Sezione Pubblicazioni – Scuole Secondarie di Primo Grado: Scuola ‘Martiri di Civitella’ di Civitella in Val di Chiana (AR). Sezione Video – Scuole Secondarie di Primo Grado: Scuola ‘G. Caporale’ di Acerra (NA). Sezione Pubblicazioni – Scuole Secondarie di Secondo Grado: Liceo ‘Vittoria Colonna’ di Arezzo. Sezione Video – Scuole Secondarie di Secondo Grado: IIS ‘B. Cellini’ di Firenze.

Le proposte per il futuro

Legambiente ha presentato un pacchetto di sei proposte per rafforzare la lotta alle ecomafie, tra cui l’approvazione di norme contro le agromafie e l’abusivismo edilizio, la recezione della direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente, maggiore impegno dello Stato nella prevenzione dei reati contro gli animali e nella lotta alla pirateria agroalimentare.

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