La Repubblica Popolare Cinese ha dichiarato, domenica, che prenderà “contromisure risolute” in risposta alla recente approvazione da parte degli Stati Uniti della vendita di armi a Taiwan. L’annuncio di Pechino arriva dopo aver espresso il proprio disappunto per la decisione statunitense di facilitare il transito di Lai Ching-te, Presidente dell’isola di Taiwan. Lai Ching-te, leader della Repubblica di Cina, opera sotto un regime democratico, attraverso il territorio americano. Secondo quanto riportato dal Pentagono, nella giornata dello scorso venerdì, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dato il via libera a una possibile vendita, del valore di circa 385 milioni di dollari, riguardante la fornitura di pezzi di ricambio e supporto per i jet F-16 e i sistemi radar a Taiwan. La notizia della vendita è stata divulgata poco prima che il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, partisse per una serie di visite ufficiali ai tre partner diplomatici di Taipei nel Pacifico, con fermate programmate alle Hawaii e a Guam, territorio statunitense. Tale vendita, secondo il ministero degli Esteri cinese, rappresenta un “segnale errato” per le forze pro-indipendenza di Taiwan e mette in pericolo le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cina. Il ministero ha inoltre rilasciato un’altra dichiarazione in cui esprime una forte opposizione a qualsiasi tipo di scambio ufficiale tra Stati Uniti e Taiwan e ha “condannato fermamente” gli USA per aver orchestrato il transito del presidente. La Repubblica di Cina è uno Stato dell’Asia orientale con riconoscimento limitato, composto da Taiwan e dagli arcipelaghi di Penghu, Kinmen e Matsu. Secondo la sua costituzione, rivendica anche la sovranità sulla Cina continentale, su Tannu Tuva e sulla Mongolia Esterna.