venerdì, 10 Gennaio, 2025
Salute

Unicef: “Aids, non abbassare la guardia. A rischio la vita di migliaia di bambini”

Il messaggio in occasione della Giornata mondiale di lotta alla sindrome da immunodeficienza acquisita

Nonostante i significativi progressi compiuti nella lotta contro l’Hiv/Aids negli ultimi decenni, segnali preoccupanti di regressione minacciano di compromettere quanto raggiunto, con conseguenze devastanti soprattutto per i bambini. La direttrice regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, Regina De Dominicis, ha lanciato un accorato appello: “Abbiamo fatto troppa strada per permettere che l’autocompiacimento ci faccia deragliare. Non possiamo mettere a rischio la vita dei bambini”. Secondo i dati più recenti, un quarto dei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni che necessitano di terapia antiretrovirale nella regione Europa-Asia centrale non riceve questo trattamento salvavita. La situazione è ulteriormente peggiorata negli ultimi cinque anni: la copertura antiretrovirale per i bambini è scesa dall’83% nel 2018 al 73% nel 2023.

Il prezzo di questa regressione è terribile. Nel 2023, circa 760 bambini nella regione sono morti per cause legate all’Aids, con l’84% delle vittime sotto i 10 anni. La prevenzione tra i bambini e gli adolescenti risulta anch’essa insufficiente: in media, ogni giorno nel 2023, 20 bambini e adolescenti hanno contratto l’Hiv. Di questi, quasi tre quarti erano ragazze, segnalando una vulnerabilità preoccupante tra le adolescenti.

Progressi nella trasmissione verticale

Un aspetto positivo emerge, tuttavia, nella lotta contro la trasmissione verticale dell’Hiv, ovvero il passaggio del virus da madre a figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento. Grazie all’ampliamento dei test Hiv in gravidanza e all’elevata copertura di interventi preventivi, il tasso di trasmissione verticale è sceso drasticamente dal 28,1% nel 2000 al 5,7% nel 2023. Si tratta di un risultato che rappresenta un modello di successo per la salute pubblica nella regione, dimostrando che un approccio sistematico e coordinato può portare a risultati tangibili. Regina De Dominicis ha sottolineato l’importanza di replicare questo modello su larga scala, garantendo a tutti i bambini e le famiglie l’accesso a cure prive di stigma e ai test HIV. “Dobbiamo mantenere lo stesso livello di impegno anche per i servizi di prevenzione per i bambini e gli adolescenti”, ha dichiarato.

Le sfide nella prevenzione e nel trattamento

Nonostante i successi nella prevenzione della trasmissione verticale, permangono sfide importanti nella lotta contro l’Hiv/Aids tra bambini e adolescenti. Barriere sociali, culturali ed economiche continuano a ostacolare l’accesso a cure e servizi di prevenzione. Lo stigma associato all’Hiv/Aids rimane una delle principali difficoltà, scoraggiando molte famiglie dal cercare supporto medico tempestivo. Inoltre, la riduzione dei finanziamenti e degli sforzi globali per la lotta all’Hiv/Aids rischia di minare i progressi compiuti. “Qualsiasi rallentamento negli sforzi rischia di vanificare decenni di conquiste e di mettere in pericolo innumerevoli vite”, ha ammonito De Dominicis.

L’impegno dell’Unicef

L’Unicef sta intensificando gli sforzi per affrontare queste sfide nei paesi prioritari dell’Europa e dell’Asia centrale. Le sue attività includono: promuovere programmi di sensibilizzazione per ridurre lo stigma; rafforzare i servizi sanitari per garantire la diagnosi precoce e il trattamento; collaborare con i giovani per renderli protagonisti della prevenzione. Attraverso queste azioni, l’Unicef mira a proteggere i bambini e gli adolescenti dalla trasmissione dell’Hiv e a garantire che ogni vita sia salvata.

Un futuro a rischio

L’epidemia di Aids non è finita, e ignorarlo significherebbe compromettere anni di lavoro e progresso: “Non siamo ancora al traguardo”, le parole di De Dominicis. “La lotta contro l’Hiv/Aidsdeve rimanere una priorità, soprattutto per proteggere i più vulnerabili: i bambini e gli adolescenti”.

Per ricordare questa emergenza globale, la facciata di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, ieri sera si è illuminata di rosso. Anche la regione Lombardia si è unita all’iniziativa, tingendo di rosso i suoi palazzi principali. A Napoli, la Giornata mondiale contro l’Aids ha assunto una veste unica: chi si è sottoposto al test per l’Hiv ha ricevuto in omaggio una sfogliatella.

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