Il portavoce dell’Idf ha annunciato di aver attaccato più volte in Libano a causa della violazione dell’accordo di cessate il fuoco da parte di Hezbollah. L’esercito ha riferito inoltre che aerei da combattimento hanno attaccato dei lanciarazzi di Hezbollah nell’area di Sidone, dopo che vi era stata rilevata un’attività terroristica. Un aereo ha attaccato un veicolo su cui i miliziani caricavano armi, compresi missili Rpg e casse di munizioni oltre che un impianto di produzione missilistica dei paramilitari filoiraniani in profondità nel Libano.
Cinque persone, tra cui tre operatori umanitari della World central kitchen, sono stati uccisi a Khan Younis, nel sud di Gaza, secondo quanto riferisce Al Jazeera. Secondo l’emittente del Qatar, almeno 23 persone sono state uccise dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza dall’alba, di cui 17 a Gaza City, una a Jabalia e cinque nel sud.
Esercito Siriano si ritira da Aleppo
Mentre la tregua in Libano si dimostra fragile, la tensione del Medio Oriente si trasferisce in Siria, le forze ribelli jihadiste filo-turche Hayat Tahrir As-Sham sono entrate ad Aleppo, a lungo contesa nel contesto della guerra siriana, ma per gli ultimi otto anni rimasta saldamente in mano alle forze governative, sostenute da Russia e Iran. L’offensiva ha fatto circa 300 morti in tre giorni, secondo l’Osservatorio per i diritti umani in Siria, la maggior parte uomini armati delle varie fazioni in lotta, mentre i civili uccisi, tra cui donne e bambini, sono circa 20.
L’esercito siriano ha annunciato un “ritiro temporaneo delle truppe” da Aleppo per preparare una controffensiva contro i ribelli jihadisti filo-curdi che hanno occupato la città, spiegandoche il ritiro fa parte di uno sforzo di riorganizzazione in vista dell’arrivo dei rinforzi.
In tutto si stima che Hts controlli più del 70% di Aleppo, secondo il canale satellitare Al-Arabiya sulla base di una fonte militare. I media riportano di decine di migliaia di civili in fuga da Aleppo verso le zone rurali di Idlib, nel nord-ovest della Siria
Russia, Iran, Turchia: sforzi congiunti contro l’escalation in Siria
I ministri degli Esteri russo e iraniano in una una telefonata hanno espresso “preoccupazione per la pericolosa escalation in Siria” e concordano “sulla necessità di intensificare gli sforzi congiunti per stabilizzare la situazione in Siria, discutendone urgentemente nell’ambito del formato di Astana”.
Contemporanemaente I ministri degli Esteri di Turchia e Russia Hakan Fidan e Sergey Lavrov, che in Siria sostengono posizioni opposte, hanno avuto una conversazione telefonica nel quale hanno discusso dei “pericolosi sviluppi della situazione” in Siria. “Il ministro degli Esteri Hakan Fidan ha avuto una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov ieri. Durante il colloquio si è discusso della situazione in Siria e del processo di Astana”, ha dichiarato la fonte alla Tass.
Netanyahu convoca riunione speciale su sicurezza
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocatouna riunione speciale sulla sicurezza, con i capi dell’establishment della difesa, per discutere dei nuovi scontri interni in Siria e del cessate il fuoco in Libano. Lo riporta Times of Israel.
Raid di Israele e della Russia in Siria, Hezbollah trasferisce armi dopo tregua
L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver attaccato le infrastrutture militari in Siria, vicino ai valichi di frontiera con il Libano. “Aerei da combattimento dell’aeronautica militare hanno attaccato questa mattina… le infrastrutture militari vicino ai valichi di frontiera tra Siria e Libano, che sono state utilizzate attivamente da Hezbollah per trasferire armi dalla Siria al Libano”, si legge in un comunicato dell’Idf. “L’attacco è stato effettuato in seguito all’identificazione del trasferimento di armi, anche dopo l’accordo di cessate il fuoco”, aggiunge la nota.
Inoltre l’Aeronautica militare russa ha effettuato raid sulla città siriana di Aleppo per la prima volta dal 2016: lo afferma la ong Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr) parlando di un numero imprecisato di vittime si contano ad Aleppo dopo che i jet militari russi hanno compiuto una serie di attacchi contro colonne di jihadisti filo-turchi nei pressi della Rotonda Basel, nei quartieri sud-occidentali del centro moderno della città. Lo riferiscono fonti locali ad Aleppo.
Una delegazione di Hamas attesa sabato al Cairo
Una delegazione di Hamas è arrivata sabato al Cairo per una serie di colloqui per ottenere una tregua nella striscia di Gaza, con i vertici egiziani. Lo rende noto Basem Naim, uno dei leader del gruppo palestinese, all’agenzia Reuters. La visita arriva alcuni giorni dopo che gli Stati Uniti avevano annunciato che avrebbero compiuto nuovi sforzi per ripristinare i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza insieme a Qatar, Egitto e Turchia.