Moody’s ha attribuito all’Italia un rating ‘Baa3’ con outlook stabile, rispecchiando la forza economica e la dinamica del debito del Paese. L’agenzia ha concluso la revisione periodica dei rating per l’Italia, confermando un rapporto stabile con una previsione di crescita del PIL che rimane sotto l’1%. Si intravede una lieve ripresa grazie all’incremento dei consumi privati e all’accelerazione della spesa nell’ambito del PNRR. Ciononostante, la debolezza della domanda interna e delle esportazioni ha portato a una valutazione complessivamente moderata. Le previsioni di Moody’s suggeriscono una continua riduzione al 3,5% nel 2025 e al 3% nel 2026. Gli effetti duraturi del Superbonus, ancora presenti sui mercati, non agevoleranno la diminuzione del rapporto debito pubblico/PIL. Moody’s stima che il debito potrebbe salire al 139,7% nel 2024, dal 134,8% nel 2023, continuando a crescere progressivamente fino a superare il 143% nel 2027. Le cause di questo aumento sono legate all’utilizzo persistente delle attività fiscali differite del Superbonus. La sua graduale eliminazione ha comportato una contrazione degli investimenti nel settore residenziale. Tuttavia, il settore delle costruzioni ha dimostrato una notevole resilienza, sostenuto dagli investimenti non residenziali connessi al PNRR. L’agenzia prevede una riduzione del deficit fiscale al 4,6% del PIL nel 2024, in calo rispetto al 7,2% dell’anno precedente. Si prevede un aumento graduale dei costi medi del debito, con i pagamenti degli interessi che raggiungeranno l’8% delle entrate nel 2024 e l’8,2% nel 2025, mostrando un leggero incremento rispetto al 7,9% registrato nel 2023.