Il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, ha recentemente chiesto un potenziamento delle capacità militari dell’esercito, in seguito all’invio di truppe nordcoreane in Russia. Durante un’importante conferenza a Pyongyang, Kim ha evidenziato l’urgenza di accrescere la potenza sia politica che militare per garantire la preparazione alla guerra. Ha descritto la penisola coreana come “il punto più caldo del pianeta” e ha sollecitato un miglioramento delle capacità di combattimento. Questo rapporto emerge in un contesto di crescenti critiche internazionali riguardo alla cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia. Le capitali di Washington, Seul e Kiev sostengono che più di 10.000 soldati nordcoreani si trovano attualmente in Russia per contribuire alla guerra contro l’Ucraina, con alcuni impegnati in combattimenti nella regione di Kursk. L’agenzia di stampa statale KCNA ha anche riportato lo svolgimento di un workshop dedicato agli ufficiali militari, mirato a potenziare i battaglioni e ottimizzare l’efficienza combattiva. Inoltre, una delegazione russa guidata dal ministro Alexander Kozlov è arrivata a Pyongyang per discutere di questioni economiche. Kim Jong Un ha seguito personalmente un test di droni d’attacco, ordinando di avviare la loro produzione su vasta scala. Al vertice APEC in Perù, il presidente statunitense Joe Biden, il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba hanno espresso una ferma condanna riguardo all’espansione del conflitto in Ucraina. L’Ucraina avrebbe ricevuto il via libera per utilizzare armi statunitensi contro la Russia come risposta al dispiegamento militare nordcoreano. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che le forze nordcoreane hanno subito perdite significative e che questi combattimenti segnano l’inizio di una nuova fase di instabilità regionale.