Gennady Gatilov, l’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite a Ginevra ha dichiarato giovedì ai giornalisti L’elezione di Donald Trump apre la possibilità di un nuovo dialogo tra Russia e Stati Uniti, anche se l’obiettivo di Washington rimane quello di contenere Mosca. “Indipendentemente dai cambiamenti politici interni, (Washington) persegue costantemente un senso di contenimento di Mosca… il cambio di amministrazione fa poco per modificarlo”, ha dichiarato Gennady Gatilov, ambasciatore russo presso le Nazioni Unite a Ginevra. “L’unico cambiamento possibile è il dialogo tra i nostri Paesi, che è mancato negli ultimi anni”, ha aggiunto.
La Russia, ha continuato Gatilov, ad ogni modo è aperta ai negoziati per la fine della guerra, se avviati da Donald Trump, ma i colloqui devono basarsi sulla “realtà sul campo” dei progressi russi, descrivendo l’Ucraina come in svantaggio in un conflitto che dura da più di due anni. “Trump ha promesso di risolvere la crisi ucraina in una notte. Ok, siamo realistici: ovviamente capiamo che questo non accadrà mai”, ha detto Gatilov, “Ma se inizia o suggerisce qualcosa per avviare il processo politico, ben venga”.
Il “piano di vittoria” delineato dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, tuttavia, si basa sull’idea che la pace non potrà essere stabilita fino a quando tutte le forze russe non saranno espulse e tutto il territorio catturato da Mosca, compresa la Crimea, non sarà restituito. Zelensky ha detto ai leader europei a Budapest la scorsa settimana che le concessioni alla Russia sarebbero “inaccettabili per l’Ucraina e suicide per tutta l’Europa”.
Trump, da parte sua, ha ripetutamente criticato l’entità degli aiuti occidentali a Kiev e ha promesso di porre fine al conflitto in tempi brevi, senza spiegare come. La sua vittoria alle elezioni presidenziali del 5 novembre ha suscitato preoccupazioni a Kiev e in altre capitali europee sul grado di impegno futuro degli Stati Uniti nell’aiutare l’Ucraina.
Biden a Trump: “Aiutare Kiev è nel nostro interesse”
“Biden ha detto a Trump che il sostegno all’Ucraina è necessario per il nostro interesse nazionale e la stabilità dell’Europa”. Lo riferisce il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan in un briefing con la stampa dopo l’incontro alla Casa Bianca fra il presidente uscente e quello eletto.
Via libera all’Unione europea a un nuovo pagamento da 4 miliardi all’Ucraina
“La Commissione europea dà il via libera a un nuovo pagamento di 4 miliardi di euro dall’Ukraine Facility. Mentre ci avviciniamo al millesimo giorno dell’atroce guerra della Russia, aiuteremo a mantenere in funzione lo stato ucraino mentre il paese lotta per la sopravvivenza. Siamo qui per il lungo periodo”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
L’Ucraina smentisce di stare prendendo in considerazione lo sviluppo di armi atomiche
Un articolo pubblicato mercoledì dal Times di Londra suggeriva che l’Ucraina stesse considerando lo sviluppo di bombe atomiche. Giovedi Heorhii Tykhyi, portavoce del ministero degli Esteri ucraino, citato da Newsweek, ha negato questa evenienza.Tykhyi ha scritto su X che l’Ucraina “lavora a stretto contatto con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ed è completamente trasparente per quanto riguarda il suo monitoraggio”. Nel post aggiunge che questo “esclude l’uso di materiali nucleari per scopi militari poiché l’Ucraina è impegnata nel Tnp”, ha sottolineato Tykhii, riferendosi al trattato internazionale di non proliferazione; “Non possediamo, sviluppiamo o intendiamo acquisire armi nucleari”, ha concluso.
Mark Rutte (Nato): solo l’Ucraina può decidere se negoziare con la Russia
Il segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte nella conferenza stampa in Lettonia, interpellato sulle ipotesi di stampa che ipotizzano un piano di pace per Kiev con la rinuncia all’adesione Nato ha ribadito che “il loro futuro sarà nella Nato. C’è una decisione, che abbiamo ripetuto di nuovo al vertice Nato a Washington, di un percorso irreversibile verso l’adesione alla Nato per l’Ucraina e stiamo costruendo il ponte con la promessa di 40 miliardi di dollari”.
“Abbiamo bisogno di più spesa per la difesa e di una maggiore produzione nella difesa in tutta l’Alleanza per avere le forze giuste, ma anche per avere le giuste capacità per mantenere la nostra gente al sicuro. Accolgo anche con favore il fermo sostegno della Lettonia all’Ucraina con equipaggiamento militare, munizioni e addestramento. L’Ucraina ha urgente bisogno del nostro aiuto. Putin userà l’inverno come arma”, ha sottolineato Rutte. Ha poi aggiunto: “solo il governo ucraino può decidere di avviare colloqui con la Russia, su come porre fine a tutto questo. Ma devono affrontare la questione da una posizione di forza, ed è per questo che dobbiamo continuare a fornire aiuti alla difesa in Ucraina per assicurarci che saranno in quella posizione di forza quando arriverà quel giorno”. Putin “cercherà di distruggere il sistema energetico ucraino. Quindi dovremo tutti aumentare il nostro sostegno all’Ucraina, anche con difese missilistiche aeree per proteggere le infrastrutture critiche. Il nostro sostegno all’Ucraina è la cosa giusta da fare per aiutarla a prevalere come nazione indipendente e sovrana. È anche la cosa giusta da fare per la nostra sicurezza”.
Quanto alla transizione alla Casa Bianca, ha sottolineato che “gli Stati Uniti sono parte integrante della Nato. Hanno fondato l’Alleanza. Sono nella Nato per una ragione storica, per non ripetere l’errore della prima guerra mondiale, per non ripetere l’errore della seconda guerra mondiale. Sanno che questa è parte integrante della loro difesa, della nostra difesa, della nostra difesa collettiva. Lasciatemi essere assolutamente chiaro, i Paesi Bassi, la Francia e il Regno Unito sono stati in prima linea. Siamo tutti stati in prima linea. Non c’è uno stato in prima linea che sia più vicino alla Russia o più lontano dalla Russia. E abbiamo bisogno degli Stati Uniti. E loro hanno bisogno di noi. Abbiamo bisogno l’uno dell’altro”.
L’Unione europea finanzia per la prima volta acquisti congiunti di armi
L’Unione Europea ha annunciato di aver finanziato per la prima volta acquisti congiunti di armi da parte dei 27 Stati membri, la maggior parte dei quali destinati all’Ucraina. “È la prima volta che utilizziamo il bilancio dell’UE per sostenere gli Stati membri nell’acquisto congiunto di armi”, ha dichiarato giovedì la vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager in un comunicato. L’Ue aveva infatti già finanziato acquisti di armi per aiutare Kiev, ma al di fuori del suo bilancio, grazie a uno strumento finanziario ad hoc. Secondo la dichiarazione, l’Ue ha investito 300 milioni di euro per aiutare circa 20 Stati membri ad acquistare attrezzature per la difesa aerea, veicoli blindati e munizioni, la maggior parte dei quali sarà destinata all’Ucraina devastata dalla guerra. Dall’invasione russa dell’Ucraina del 24 febbraio 2022, l’UE ha cercato di rafforzare la sua industria della difesa e ha istituito un meccanismo di aiuti finanziari per promuovere l’acquisto di munizioni da parte dei 27, promettendo di consegnare all’Ucraina almeno un milione di proiettili d’artiglieria entro la fine di marzo 2024. Questo obiettivo non è ancora stato raggiunto, ma lo sarà entro la fine dell’anno, ha promesso il capo della diplomazia europea Josep Borrell.