Le bioplastiche, sempre più diffuse come alternative ecologiche alla plastica tradizionale, trovano largo impiego negli imballaggi e nei prodotti monouso. Ma quali sono i reali vantaggi e come vanno smaltite? Ecco i consigli di Altroconsumo.
L’uso e lo smaltimento corretto di questi materiali è cruciale per evitare l’inquinamento e sfruttare i loro potenziali benefici ambientali. Le bioplastiche sono materiali derivati da fonti vegetali o rinnovabili, oppure biodegradabili. Non tutte le bioplastiche possiedono entrambe le caratteristiche: alcune derivano da biomassa e non sono biodegradabili, mentre altre, create con materiali fossili, sono progettate per decomporsi. La maggior parte delle bioplastiche è destinata agli imballaggi, ma si trovano anche in medicina, agricoltura e automobili.
Sebbene percepite come più ecologiche, le bioplastiche presentano vantaggi variabili. La loro produzione a base vegetale riduce l’uso di petrolio e può assorbire CO2, ma solo se la coltivazione è sostenibile e non danneggia ecosistemi o risorse idriche. La biodegradabilità dipende dal contesto in cui vengono smaltite: un prodotto può definirsi biodegradabile, ma per completare il ciclo di decomposizione è spesso necessaria la compostabilità industriale.
Bioplastiche compostabili
I rifiuti di bioplastica compostabile possono essere conferiti nella raccolta dell’umido solo se certificati, rispettando le norme UNI EN 13432. Senza questa certificazione, le bioplastiche vanno smaltite come rifiuti indifferenziati. Importante ricordare che le bioplastiche non devono essere conferite con la plastica tradizionale, poiché causano contaminazione nei processi di riciclo. Il simbolo di identificazione delle bioplastiche è il numero 7, spesso accompagnato dalla scritta “O” per “other plastics”. In assenza di marcature chiare, è consigliato consultare le istruzioni comunali per evitare errori di smaltimento. L’uso delle bioplastiche è destinato a crescere, ma la loro gestione responsabile è essenziale per trasformarle in un reale vantaggio ambientale.