Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato, mercoledì, il licenziamento del ministro delle Finanze Christian Lindner, evidenziando la crisi nella coalizione tripartita che include il partito pro-imprenditoriale di Lindner. Scholz ha dichiarato che intende cercare un voto di fiducia a gennaio, il che potrebbe portare a elezioni anticipate, altrimenti previste per settembre dell’anno prossimo. “Mi sento obbligato a intraprendere questo passo per evitare danni al nostro Paese – ha affermato – Abbiamo bisogno di un governo forte che possa prendere le decisioni necessarie”. Lindner, dei Free Democrats, si è opposto all’aumento delle tasse o a modifiche ai rigidi limiti di debito autoimposti dalla Germania, definendo le proposte economiche di Scholz “noiose e poco ambiziose”. Il cancelliere ha criticato l’ex ministro per aver tradito la sua fiducia e annullato unilateralmente un accordo di bilancio, accusandolo di sostenere pubblicamente politiche economiche diverse, come una riduzione delle tasse per i più ricchi e tagli alle pensioni. Il voto di fiducia nel Bundestag è previsto per il 15 gennaio, il che potrebbe portare a elezioni anticipate entro la fine di marzo. L’economia tedesca rischia di contrarsi nel 2024 per il secondo anno consecutivo o ristagnare, a causa di shock esterni e problemi interni come burocrazia e carenza di manodopera qualificata. La coalizione di Scholz, formata nel 2021 con i Verdi e i Liberi Democratici, mirava a modernizzare la Germania. Previsto un contatto tra il cancelliere e il leader dell’opposizione, Friedrich Merz, dei cristiano-democratici, per discutere di strategie allo scopo di rafforzare l’economia e la difesa. “Cercherò di parlare rapidamente con il leader dell’opposizione”, ha detto Scholz, offrendo a Merz l’opportunità di collaborare su questioni cruciali per il Paese.