giovedì, 21 Novembre, 2024
Attualità

4 novembre, Mattarella celebra le Forze Armate: “A loro plauso e riconoscenza”

Il Presidente prima all’Altare della Patria e poi a Venezia. Meloni: “Militari sempre fedeli a istituzioni e cittadini”

Ieri l’Italia ha celebrato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, un’occasione per ricordare le imprese di coloro che, nel corso della storia, hanno contribuito a fare del Paese una nazione indipendente, libera e ispirata ai valori democratici. In un messaggio inviato al Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza di questa data, che richiama alla memoria le battaglie e i sacrifici che hanno plasmato l’identità dell’Italia. Parole pronunciate in mattinata dopo aver deposto una corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria (presenti tra gli il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Presidente della Corte Costituzionale Augusto Antonio Barbera e i vertici di Forze Armate e Polizia. “Il 4 novembre evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo”, ha detto il Capo dello Stato, che ha voluto ricordare le sofferenze e le prove affrontate dalla società italiana per conquistare la propria indipendenza. Questa ricorrenza, ha continuato Mattarella, onora le Forze Armate, Esercito, Marina, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, che hanno contribuito in modo determinante a costruire una nazione coesa e rispettata nella comunità internazionale.

Lungo percorso

Le parole del Presidente hanno voluto ripercorrere il lungo cammino che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, passando per la Liberazione, ha portato l’Italia a diventare una nazione unita, democratica e promotrice di pace: “Oggi, la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che ha saputo costruire un Paese coeso, portatore di valori di pace nella comunità internazionale”, che ha rimarcato poi il ruolo dell’Italia come nazione impegnata nella solidarietà europea e atlantica. Mattarella ha poi reso omaggio al ruolo fondamentale svolto dalle Forze Armate nella difesa della libertà e dei diritti di ogni cittadino: “L’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza sono oggi poste a difesa delle libertà della società italiana e delle istituzioni volute dal popolo sovrano”.

La più alta carica dello Stato ha poi rinnovato il suo omaggio ai militari italiani, impegnati in numerose missioni internazionali per la tutela della pace e del diritto internazionale, sottolineando la complessità del compito svolto dalle Forze Armate in un contesto globale segnato da crescenti tensioni, esacerbate dalla guerra in Ucraina. Mattarella ha quindi dedicato un pensiero speciale ai militari italiani schierati in Medioriente, dove, sotto il mandato delle Nazioni Unite e nell’ambito di missioni bilaterali, offrono il loro contributo per alleviare le sofferenze della popolazione locale, garantendo il rispetto del diritto internazionale umanitario in un contesto di crisi umanitaria: “In una situazione drammatica, i nostri militari portano assistenza e sostegno alla popolazione inerme, dimostrando il volto umano delle Forze Armate italiane”. Non è mancato un pensiero commosso a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per l’Italia, definendo il loro ricordo “un’esortazione alla coscienza civile del Paese”. Da qui l’invito alle giovani generazioni a farsi ispirare dai valori di dedizione e coraggio incarnati dalle Forze Armate, percorrendo la strada dell’impegno per la difesa dei principi sanciti dalla Costituzione: “Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro servizio alla Repubblica, alla quale avete giurato fedeltà, merita il plauso e la riconoscenza dei nostri concittadini”, ha concluso il Presidente che poi è partito per piazza San Marco, a Venezia, per celebrare la festa.

Parla Meloni

La ricorrenza è stata ricordata anche dal Premier Giorgia Meloni che ha scelto i propri social per rendere omaggio “a tutti coloro che, con coraggio e amor di Patria, sacrificarono la vita per un’Italia libera e unita”, per poi ricordare come la libertà e l’unità della Nazione siano frutto anche dei sacrifici di chi ha combattuto per difendere quei valori. Tramite le sue parole il Primo Ministro ha sottolineato l’importanza di custodire i valori di libertà, unità e patriottismo che caratterizzano la storia italiana e che furono alla base dei sacrifici compiuti dai militari nelle guerre passate, chiedendo di mantenere viva la memoria di quegli anni difficili, in cui il Paese lottava per conquistare l’indipendenza e la coesione nazionale. La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate per Meloni rappresenta anche un momento per esprimere gratitudine a tutti gli uomini e le donne che oggi, con disciplina, fedeltà e passione, servono il Paese: “Oggi, come ieri, ringraziamo gli uomini e le donne di tutte le Forze Armate che ogni giorno si muovono con disciplina, fedeltà alle Istituzioni, sacrificio e passione, nell’assolvimento dei compiti assegnati”.

Il pensiero di Crosetto

Da Venezia ha invece parlato Crosetto che ha rimarcato il ruolo fondamentale delle Forze Armate italiane come garanti della pace e della sicurezza globale. Il Ministro della Difesa ha poi aggiunto che l’impegno delle forze armate non si limita al territorio nazionale, ma si estende anche a missioni di pace e interventi umanitari in tutto il mondo: “È molto comodo chiudere gli occhi, ma drammaticamente tutto ciò che accade intorno a noi, anche a centinaia di chilometri di distanza, riguarda la nostra vita e il nostro futuro”, ha spiegato, facendo presente che le Forze Armate italiane operano attivamente in missioni internazionali sotto il mandato delle Nazioni Unite e della Nato, svolgendo un ruolo chiave nelle aree di crisi, dal Medio Oriente ai Balcani, portando il contributo italiano alla stabilità globale. Crosetto ha quindi fatto presente di come le forze armate siano diventate un simbolo di rispetto e affidabilità per il nostro Paese: “Lo sono diventate per come hanno lavorato e per come lo stanno facendo adesso”. Ha successivamente ricordato il sacrificio di migliaia di uomini e donne che, con impegno e disciplina, lavorano quotidianamente per garantire la sicurezza della Nazione e dei suoi valori democratici. “Le democrazie hanno uno scheletro e, a difesa di questo scheletro e della libertà, ci sono le Forze Armate e ci saranno sempre”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Fiducia a Meloni. Berlusconi si allinea. Il no garbato di Renzi

Giuseppe Mazzei

Perché Papa Ratzinger è così amato

Riccardo Pedrizzi

Bilancio amaro del 2022

Domenico Turano

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.