mercoledì, 30 Ottobre, 2024
Esteri

Putin ordina esercitazioni strategiche nucleari. Biden ha negato missili a lungo raggio all’Ucraina

Soldati nordcoreani nel Kursk. Ue aumenta export elettricità: "Copriremo il fabbisogno di Kiev"

Il New York Times di ieri ha rivelato che uno dei punti non resi pubblici del Piano per la Vittoria di Zelensky prevedeva un “”pacchetto di deterrenza non nucleare” in cui l’Ucraina avrebbe ricevuto missili Tomahawk da oltre 2400 chilometri di raggio. “Una richiesta assolutamente irrealizzabile”, secondo un funzionario Usa citato dal quotidiano.

Non solo, si spiega nell’articolo del Nyt, l’Ucraina “non ha presentato a Washington un’argomentazione convincente su come avrebbe utilizzato le armi a lungo raggio”, ma inoltre “l’elenco dei bersagli all’interno della Russia superava di gran lunga il numero di missili che gli Stati Uniti o qualsiasi altro alleato potevano fornire senza mettere a rischio i missili destinati a potenziali problemi in Medio Oriente e in Asia”. Quattro funzionari statunitensi hanno dichiarato che “Zelensky è rimasto sbalordito dal fatto che il Presidente Biden non gli abbia concesso il permesso di utilizzare i missili a lungo raggio statunitensi per colpire in profondità la Russia”.

Russia, avanzata record in Ucraina, unità nordcoreane nel Kursk

Nella giornata di ieri le truppe di Mosca sono avanzate in territorio ucraino per 478 km quadrati, specialmente nella regione di Kursk, dove, come confermato dalla Nato, sono presenti “10mila soldati nordcoreani in addestramento”. In particolare preoccupa quanto sostenuto ieri dal ministero della Difesa russo, di aver preso il controllo della cittadina di Selydove, non lontana da Pokrovsk, importante snodo logistico sul quale secondo molti analisti puntano ora i soldati del Cremlino, nell’Ucraina sud-orientale.

L’Alleanza atlantica ha quindi chiesto chiesto che l’iniziativa cessi subito. Il segretario generale Mark Rutte ha detto ieri in conferenza stampa: “Oltre 600.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti nella guerra, e Putin non è in grado di sostenere il suo assalto all’Ucraina senza il supporto straniero. Questo perché gli ucraini stanno reagendo con coraggio, resilienza e ingegno”.

Telefonata Zelensky-Yoon: “La guerra è internazionale”

Contemporaneamente, mentre il ministro degli Esteri nordcoreano, Choe Son Hui, arrivava ieri in Russia per una visita ufficiale di due giorni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo sudcoreano Yoon Suk Yeol hanno avuto un colloquio telefonico per valutare gli ultimi sviluppi sul terreno. “Abbiamo discusso del coinvolgimento dell’esercito nordcoreano nell’invasione russa dell’Ucraina” e “siamo giunti alla stessa conclusione: questa guerra sta diventando internazionale”, ha detto Zelensky su Telegram, “estendendosi oltre i due Paesi”. Zelensky ha quindi invocato “contromisure per affrontare questa escalation”. “Abbiamo concordato di rafforzare lo scambio di intelligence e competenze, intensificare i contatti a tutti i livelli, anche al più alto livello, al fine di sviluppare una strategia d’azione e contromisure per affrontare questa escalation e di coinvolgere i nostri partner comuni nella cooperazione”, fa sapere Zelensky. È quindi nel contesto di questa che Zelensky definisce una ‘escalation’ che va letta la decisione del parlamento ucraino, ieri, di approvare 90 giorni di prolungamento della legge marziale e della mobilitazione generale nel paese , “fino al 7 novembre 2025”, come ha reso noto il deputato Oleksiy Goncharenko su X.

Ue: “Risposta adeguata a sostegno Nordcorea per Mosca”

Anche il Comitato Politico di Sicurezza del Consiglio europeo, ha reso noto la portavoce Ue per gli Affari Esteri Nabila Massrali durante il briefing con la stampa a Bruxelles, ha incontrato ieri “una delegazione della Corea del Sud. Ovviamente queste discussioni sono confidenziali e non possiamo rivelarle, ma quello che posso dire è che l’Alto Rappresentante Josep Borrell si recherà a Seul alla fine di questa settimana e presiederà un dialogo strategico con la Repubblica di Corea dell’Ue il 4 novembre”. La portavoce ha assicurato il “continuo sostegno militare” della Corea del Nord “alla guerra di aggressione” della Russia, che “riceverà una risposta adeguata”.L’Unione Europea, conclude Massrali, si coordinerà con i partner internazionali sulla questione, “anche sulle risposte”.

Ue aumenta export elettricità: “Copriremo il fabbisogno di Kiev”

Sulla base di una valutazione congiunta delle condizioni del sistema energetico, la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione di energia elettrica (Entso-E) ha annunciato ieri che il limite di esportazione può essere aumentato da 1.700 megawatt (Mw) a 2.100 Mw a partire dal primo dicembre, garantendo comunque stabilità del sistema energetico e sicurezza operativa. A partire da marzo 2025, i gestori rivaluteranno mensilmente il limite di capacità commerciale tra l’Ue e l’Ucraina e la Moldova. Alla notizia, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha scritto su X che “Ogni megawatt è importante per tenere accese le luci in Ucraina. L’aumento garantito di 400 MegaWatt della capacità di esportazione di energia verso l’Ucraina e la Moldavia” che sarà operativo dal primo dicembre “è un’ottima notizia. Ci avvicina al nostro obiettivo di coprire un quarto del fabbisogno invernale dell’Ucraina”.

Von der Leyen e Rutte creano task force su cooperazione Ue-Nato

Per affrontare le minacce e sfide in continua evoluzione, inoltre,la presidente von der Leyen e il segretario generale Rutte hanno concordato ieri di istituire una nuova task force ad alto livello per rafforzare l’attuale cooperazione Ue-Nato. Lo si legge nel comunicato della Commissione diffuso al termine del loro incontro, dove si prevede che la pianificazione della task force procederà nelle prossime settimane.

Russia: esercitazioni per simulare un attacco nucleare

Da parte sua Mosca si prepara al peggio. Le forze armate russe hanno deciso di effettuare delle esercitazioni in cui simulare “i compiti per effettuare un massiccio attacco nucleare con forze offensive strategiche in risposta a un attacco nucleare nemico”: lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Andrei Belousov rivolgendosi a Vladimir Putin, che ha supervisionato le esercitazioni. Per la precisione, si legge nel comunicato del ministero della Difesa russo, “sotto la guida del comandante supremo delle forze militari Vladimir Putin, sono stati lanciati, per prova, missili balistici e da crociera delle forze strategiche, e che tutti gli obiettivi delle esercitazioni sono stati raggiunti. Sono stati quindi lanciati, dal cosmodromo di Plesetsk, il missile balistico intercontinentale Yars, missili balistici Sineva e Bulava, dal Mare di Barents, dal sottomarino strategico a propulsione nucleare “Novomoskovsk” e dal mare di Okhtsk, dal sottomarino a propulsione nucleare “Principe Oleg”. Sono stati coinvolti nelle esercitazioni anche aereai Tu-95s che hanno lanciato missili da crociera. È stato così verificato il livello di preparazione degli organi di comando e controllo e di prontezza delle forze.”

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