Il Giappone ha espresso la sua preoccupazione alla Cina per le esercitazioni militari condotte, lunedì, vicino a Taiwan. “Siamo a conoscenza delle esercitazioni militari che la Cina ha svolto ieri nei pressi di Taiwan – ha dichiarato il vice capo di gabinetto giapponese, Kazuhiko Aoki – Il governo sta monitorando gli sviluppi correlati con profondo interesse e ha comunicato le nostre preoccupazioni alla controparte cinese”. Il Ministero della Difesa cinese ha promesso ulteriori misure contro Taiwan, dopo una giornata di esercitazioni belliche intorno all’isola che Pechino rivendica come proprio territorio. Il Ministero della Difesa di Taiwan ha descritto un’intensificazione delle attività aeree cinesi attorno all’isola durante le esercitazioni del giorno precedente, rilevando un record di 153 aerei militari cinesi. Lunedì, la Cina aveva condotto una giornata di esercitazioni denominate “Joint Sword-2024B” come avvertimento contro gli “atti separatisti”, in risposta al discorso del presidente taiwanese Lai Ching-te in occasione della festa nazionale, criticato da Pechino. Altre aree di attività hanno incluso la costa sud-orientale di Taiwan, sede di una rilevante base aerea, e la parte sud-occidentale dell’isola, nella parte superiore del Mar Cinese Meridionale, dove si trovano le isole Pratas controllate da Taiwan. Sono state avvistate anche 14 navi della marina cinese e 12 “navi ufficiali”, ovvero della guardia costiera e altre imbarcazioni militari. “Qualsiasi esercitazione senza preavviso causerà gravi turbamenti alla pace e alla stabilità dell’intera regione”, ha affermato Il premier Cho Jung-tai – Le esercitazioni cinesi non hanno effetti solo sulla vicinanza di Taiwan, ma influenzano seriamente il diritto internazionale di navigazione e lo spazio aereo e marittimo, attirando così l’attenzione di altri paesi”. Il governo di Taiwan respinge le rivendicazioni territoriali di Pechino e afferma che solo la popolazione dell’isola può decidere del proprio futuro.