martedì, 24 Settembre, 2024
Ambiente

Siccità: dalla Commissione europea 37,4 milioni di euro per le imprese agricole italiane

La Commissione europea ha annunciato l’assegnazione di 37,4 milioni di euro all’Italia, fondi provenienti dalla riserva della Politica agricola comune, destinati a sostenere le imprese agricole colpite dalla siccità. La misura si rivolge in particolare alle regioni del Sud Italia, con un focus sulla Sicilia, dove la gravità della situazione ha reso necessaria l’attivazione della solidarietà europea. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha svolto un ruolo chiave nella richiesta di questi fondi, inviando un dossier tecnico alla Commissione europea l’11 luglio 2024. La documentazione è stata predisposta in collaborazione con Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, al fine di presentare in modo dettagliato l’entità dei danni subiti dal comparto agricolo italiano. Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha confermato che i fondi comunitari saranno ufficialmente disponibili a partire dalla prima decade di ottobre, attraverso un regolamento che garantirà l’erogazione diretta alle imprese. “In aggiunta ai 37,4 milioni di euro – ha dichiarato il ministro – potremo attivare un cofinanziamento nazionale di ulteriori 74,8 milioni di euro, per sostenere tutte le aree colpite dalla siccità”.

Boccata d’ossigeno

Il pacchetto complessivo di 112,2 milioni di euro rappresenta un’importante boccata d’ossigeno per le aziende agricole che stanno affrontando una delle crisi climatiche più severe degli ultimi anni. In diverse regioni, le temperature estreme e la scarsità di piogge hanno danneggiato le colture, compromesso i raccolti e ridotto l’approvvigionamento idrico, aggravando una situazione già fragile. Tra le aree più colpite si segnala la Sicilia, dove la siccità ha devastato intere coltivazioni, riducendo drasticamente la produzione di prodotti agricoli chiave come agrumi, olive e uva. Le risorse idriche dell’isola, già insufficienti, sono state ulteriormente compromesse da una stagione estiva caratterizzata da prolungati periodi di caldo intenso e scarsissime precipitazioni. In generale, il sud Italia è stato particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, con danni ingenti all’economia agricola locale.

L’intervento europeo, combinato con il cofinanziamento italiano, ha l’obiettivo di mitigare gli effetti immediati della crisi, ma pone anche l’accento sulla necessità di adottare strategie di lungo periodo per far fronte ai cambiamenti climatici. Questo include l’introduzione di tecnologie innovative per la gestione delle risorse idriche, la promozione di pratiche agricole sostenibili e l’investimento in infrastrutture idriche resilienti.

Un risultato importante

Il Ministro Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di questo risultato per l’Italia, che si è battuta per ottenere il supporto dell’Unione europea in un momento critico per il settore agricolo. “È un risultato che l’Italia porta a casa e che mette a disposizione delle proprie imprese e dei propri cittadini”, ha dichiarato, evidenziando come la solidarietà europea sia stata fondamentale per rispondere all’emergenza. Il sostegno economico, oltre a rappresentare un aiuto concreto per le imprese danneggiate, apre la strada a una riflessione più ampia sulle sfide che l’agricoltura italiana dovrà affrontare in un contesto climatico sempre più instabile.

La siccità, insieme ad altri fenomeni meteorologici estremi, sta diventando una costante con cui gli agricoltori italiani devono confrontarsi. La risposta a lungo termine richiederà non solo fondi per le emergenze, ma anche politiche strutturali per adattarsi e mitigare i cambiamenti climatici. Il programma di cofinanziamento nazionale potrà contribuire a rafforzare queste misure, promuovendo un’agricoltura più resiliente e sostenibile.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Censis: gli italiani hanno paura del furto in casa, ma in dieci anni sono diminuiti del 47%

Lorenzo Romeo

Sinistra senza bussola

Giuseppe Mazzei

Medioriente, il Papa preoccupato per l’escalation del conflitto: “Sì ai negoziati, si cessi subito il fuoco”

Stefano Ghionni

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.