E’ stata arrestata, in Indonesia, Alice Guo, ex sindaco delle Filippine, latitante e accusata di legami con organizzazioni criminali cinesi. Lo ha dichiarato, mercoledì, il ministero della Giustizia di Manila. Conosciuta anche come Guo Hua Ping, era ricercata dal Senato filippino per essersi rifiutata di partecipare a un’inchiesta sui suoi presunti legami criminali. Ha negato le accuse, sostenendo di essere una cittadina filippina nata nel Paese e vittima di “accuse malevole”.
Riciclati 100 milioni di pesos
“Questo sviluppo è stato verificato dai nostri omologhi dell’Immigrazione – ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia delle Filippine – Hanno confermato che la Sig.ra Guo è attualmente sotto la custodia della Polizia indonesiana a Jatanras Mabes Polri”. La donna è stata arrestata martedì verso mezzanotte a Tangerang, Giacarta. Il mese scorso, le forze dell’ordine filippine, inclusi l’Anti-Money Laundering Council (AMLC), hanno presentato diverse accuse di riciclaggio di denaro contro Guo e altre 35 persone al Dipartimento di Giustizia. L’AMLC ha dichiarato che la donna e i suoi complici avrebbero riciclato oltre 100 milioni di pesos (1,8 milioni di dollari) di proventi illeciti. L’avvocato dell’ex prima cittadina, Stephen David, non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento. L’ agenzia anticrimine filippina ha riferito che Guo, rimossa dall’incarico di sindaco di Bamban nella provincia di Tarlac, era fuggita dal Paese a luglio, recandosi in Malesia e Singapore, e poi in Indonesia ad agosto, utilizzando il suo passaporto filippino. Un’indagine del Senato era iniziata a maggio, dopo che le autorità hanno fatto irruzione in un casinò a Bamban a marzo, scoprendo quelle che le forze dell’ordine hanno definito truffe perpetrate da una struttura costruita su un terreno in parte di proprietà del sindaco.