Da domenica 18 agosto le temperature subiranno un drastico calo. Secondo le previsioni del CMI, Centro Meteo Italiano, l’intera penisola sarà soggetta a una “goccia fredda”, con maltempo in movimento dal Nord verso il Sud Italia. La perturbazione nord atlantica, la n.4, che arriverà a inizio settimana sarà responsabile di un vero e proprio break meteorologico, con l’arrivo di un’ondata di fresco finora sconosciuta. Si attendono dunque temporali con grandinate e vento forte.
Fino a martedì potremmo assistere a un calo delle temperature di ben 15 gradi. Mentre da metà settimana il breve passaggio dell’Anticiclone delle Azzorre riassesterà le criticità climatiche di questi prossimi giorni, facendo rischizzare il caldo fino a un massimo di circa 35 gradi. Parrebbe dunque arrivare una piccola tregua dopo essere da poco usciti da un luglio che ha superato tantissimi record: il secondo mese più caldo della storia a livello globale, con una media delle temperature attorno ai 16,91 gradi centigradi.
Le previsioni di Meteo.it
Domenica 18 il crollo termico coinvolgerà dapprima le Alpi e la regione a Nord-Ovest della penisola, con temperature massime che difficilmente raggiungeranno i 25 gradi. Sul resto del territorio si abbatterà in generale il maltempo, con possibili, ma circoscritti, episodi di grandine e di forti raffiche. Non andranno oltre i 30 le temperature delle regioni tirreniche e del Nord-Est.
Nella giornata di lunedì 19, invece, il tempo andrà gradualmente migliorando al Nord-Ovest e in Sicilia, mentre le condizioni atmosferiche peggiori continueranno a imperversare sull’alto adriatico e sfioreranno solo occasionalmente le altre regioni.
Da martedì l’area depressionaria all’origine del maltempo inizierà a spostarsi verso Est, raggiungendo definitivamente i Balcani a partire da mercoledì 21 agosto. Per ragioni di sicurezza, continuerà a restare attiva l’allerta meteo della Protezione Civile nelle seguenti regioni: Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Sardegna.
Un’Europa sempre più calda
Nonostante la breve boccata d’aria fresca dei prossimi giorni, l’Italia continua la sua sventurata salita verso temperature e condizioni atmosferiche sempre più insostenibili. Come dichiara anche l’OMS, infatti, il Vecchio Continente è negli ultimi tempi soggetto a una forte tropicalizzazione climatica. Dal 2020 si sono susseguiti i tre anni più caldi mai registrati in tutta la regione, e gli abitanti stanno pagando il prezzo più alto.
Si contano 176.040 decessi l’anno tra il 2000 e il 2019 per il caldo estremo, il 36% delle morti per effetto dell’aumento delle temperature in tutto il mondo, pari a 489mila. “Negli ultimi 20 anni si è verificato un aumento del 30% della mortalità correlata al caldo, con un aumento dei decessi in quasi tutti i Paesi della regione in cui è in atto il monitoraggio. Lo stress da calore estremo è la principale causa di morte legata al clima nella regione.”, così ha dichiarato il direttore generale dell’OMS Europa Hans Kluge un paio di settimane fa. Bisogna quindi continuare a mantenere alta la guardia, soprattutto per la sussistenza dei soggetti più fragili.