venerdì, 20 Settembre, 2024
Salute

Humanitas: attenzione a come ci si espone al sole

Carcinoma cutanei sono i più diffusi: fare prevenzione e tutelare i bambini

Attenzione alla pelle. I carcinomi cutanei sono i più diffusi e si sviluppano soprattutto nelle parti del corpo maggiormente esposte al sole, come cuoio capelluto, viso, orecchie, collo, spalle e dorso. Uno dei principali fattori di rischio è rappresentato dall’esposizione alle radiazioni UVA e UVB dei raggi solari, ma anche dei lettini e delle lampade solari. Inoltre, costituiscono un fattore di rischio il contatto con l’arsenico e le radiazioni ionizzanti, come pure le malattie che debilitano il sistema immunitario (AIDS o altre forme di immunodeficienza). Il fumo aumenta il rischio di sviluppare carcinomi soprattutto in prossimità delle labbra. I tumori cutanei sono classificati in base alle cellule che danno origine al tumore stesso. Quando sono più superficiali prendono il nome di carcinoma spinocellulare, che è la tipologia più aggressiva, mentre se sono più profondi si parla di carcinoma basocellulare. I carcinomi spinocellulari e basocellulari rappresentano la quasi totalità dei tumori della pelle non melanomatosi, ma esistono anche altri tipi di tumori della pelle. Come i carcinomi a cellule di Merkel, tumori rari caratterizzati da un alto tasso di mortalità, che colpiscono soprattutto la popolazione anziana e derivano da cellule con funzioni tattili. C’è poi il sarcoma di Kaposi, un tumore vascolare a lenta progressione che colpisce le cellule che ricoprono l’interno dei vasi sanguigni o linfatici. E infine i linfomi cutanei, che possono interessare la maggior parte dei tessuti connettivali (tessuti con funzione di protezione).

Rivolgersi allo specialista

La Fondazione Humanitas spiega che i melanociti si trovano nell’epidermide, insieme ai cheratinociti. Hanno il compito di produrre melanina, un pigmento che protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari e che è responsabile dell’abbronzatura. I melanociti possono dar luogo ad agglomerati scuri visibili sulla superficie della pelle chiamati nevi (termine medico) o nei. Quando i melanociti vanno incontro a trasformazione e proliferazione tumorale si ha il melanoma: rappresenta solo il 5% circa di tutti i tumori della pelle ma è tra i più aggressivi. Tumori cutanei e melanomi causano solo raramente sintomi nelle fasi iniziali. Come capire, quindi, che è necessario rivolgersi a uno specialista? Meglio fare una visita non appena si nota la comparsa o il cambiamento di aspetto di qualche lesione o macchia sulla pelle (nevi compresi).

Soggetti a rischio

I soggetti a rischio dovrebbero controllarsi almeno una volta all’anno. Tra queste persone rientrano coloro che hanno la pelle, gli occhi e i capelli chiari, chi ha una storia familiare di predisposizione al melanoma o ai tumori cutanei, coloro che si sono scottati in modo serio durante l’infanzia o che hanno nevi con caratteristiche atipiche, come una forma irregolare. Quando i tumori della pelle diventano più grandi di solito sono più facilmente individuabili, e in stadio avanzato possono sanguinare o provocare prurito e dolore.

Prevenzione e periodi pericolosi

Prevenire i tumori cutanei e i melanomi è la cosa migliore che si possa fare: per proteggere la pelle, oltre alle visite di controllo, è importante usare una protezione solare adeguata al proprio fototipo, dal periodo di Pasqua fino agli inizi di novembre. La crema va spalmata con attenzione circa 45 minuti prima dell’esposizione e poi reintegrata ogni due ore. È sempre raccomandato un fattore di protezione solare SPF non inferiore a 30, meglio 50 per i fototipi 1 e 2, per i bambini, e per chi svolge attività invernali ad altitudini elevate. In generale, va evitata un’esposizione eccessiva ai raggi solari, soprattutto in primavera ed estate e nelle ore più calde della giornata. Se ciò non è possibile è meglio usare magliette, occhiali da sole e cappello, oltre alla crema sulle zone direttamente esposte. No a lettini e docce abbronzanti.

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