domenica, 24 Novembre, 2024
Esteri

Houthi dopo l’attacco di Israele: “Risposta enorme”. Shin Bet: sventato attentato di Hamas

Arabia Saudita: "In medio Oriente raddoppierà la tensione"

“Una risposta enorme”, è la minaccia degli gli Houthi dopo l’attacco israeliano su un porto yemenita. Il bilancio dei morti del raid israeliano nel porto di Odeidah in Yemen è salito a 6. Lo hanno riferito i media israeliani che citano fonti internazionali che hanno confermato in circa 80 il numero dei feriti, molti con gravi ustioni.

Missili contro Israele

Il portavoce militare del gruppo yemenita Houthi, sostenuto dall’Iran, ha dichiarato che numerosi missili balistici sono stati lanciati verso Eilat, in Israele. Un’operazione navale, aerea e missilistica congiunta ha colpito la nave container staunitense Pumba nel Mar Rosso. Lo riferisce la tv di proprietà degli Houthi Almasirah. Secondo il portavoce, Yahya Saree, entrambi gli attacchi hanno avuto “successo”. E ha aggiunto che gli Houthi continueranno ad attaccare Israele finché continuerà “l’aggressione” al popolo palestinese. Saree ha quindi annunciato “importanti dichiarazioni nelle prossime ore”.

Houthi pronti ad un attacco

“La risposta all’aggressione israeliana contro il nostro Paese arriverà e sarà enorme e grandiosa”: lo ha detto il portavoce delle forze armate del gruppo yemenita Houthi, Yahya Saree, nella dichiarazione in cui ha rivendicato un attacco contro la città israeliana di Eilat e un altro contro una nave americana nel Mar Rosso. Ieri caccia israeliani hanno colpito il porto di Hodeidah, in risposta all’attacco con drone lanciato il giorno prima dagli Houthi contro Tel Aviv. Secondo fonti mediche, almeno 6 persone sono morte e altre 80 sono rimaste ferite. Oggi gli Houthi hanno rivendicato il lancio di “missili balistici” contro “obiettivi importanti” a Eilat, e di “missili balististici e droni” contro “la nave americana ‘Pumba’ nel Mar Rosso”. L’esercito israeliano ha precisato in una nota di aver intercettato un missile terra-terra “che si è avvicinato al territorio israeliano dallo Yemen”, sottolineando che “il proiettile non è entrato in territorio israeliano”. “Le Forze Armate yemenite affermano il loro pieno diritto di difendere l’amato Yemen dall’aggressione americano-britannica, così come dall’aggressione israeliana, e che questa aggressione non distoglierà il grande Yemen dalla sua ferma posizione nei confronti dell’oppressione del popolo palestinese”, ha aggiunto il portavoce. Saree ha quindi ribadito che le operazioni “contro navi israeliane, americane e britanniche, o contro quelle dirette ai porti della Palestina occupata, o che trattano con l’entità israeliana, non si fermeranno finché l’aggressione non cesserà e non verrà revocato l’assedio al popolo palestinese nella Striscia di Gaza

Tensione che raddoppia

L’Arabia Saudita, intervenuta militarmente nello Yemen dal 2015 contro i ribelli Houthi, ha espresso “grande preoccupazione” per l’attacco israeliano di ieri sul territorio yemenita, ritenendo che “raddoppierà la tensione” in Medio Oriente e “danneggia gli sforzi per un cessate il fuoco a Gaza”. In una dichiarazione, il ministero degli Esteri del regno arabo ha esortato “tutti i partiti a esercitare la massima moderazione” e “allontanare la regione e la sua popolazione dai pericoli della guerra”. L’appello saudita arriva poche ore dopo che il ministero della Difesa ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’attacco alla citta’ portuale yemenita di Hodeida, in cui almeno tre persone sono morte e quasi 90 rimaste ferite. L’Arabia Saudita, che sostiene il governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, ha riaffermato nella dichiarazione che “continuerà i suoi sforzi per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e continuerà a sostenere i tentativi di stabilire la pace nello Yemen e nella regione”

Attentato bloccato

Un tentativo di Hamas di compiere un attentato in Cisgiordania, diretto da membri del gruppo terroristico di stanza in Turchia è stato recentemente sventato. Lo ha annunciato l’agenzia di sicurezza israeliana Shin Bet. Secondo lo Shin Bet, la cellula era composta da rappresentanti di Hamas nel consiglio studentesco dell’Università di Birzeit in Cisgiordania. La cellula avrebbe ricevuto istruzioni e finanziamenti dalla filiale di Hamas in Turchia

Aggressione dei coloni ebrei

Coloni ebrei hanno attaccato un gruppo di attivisti palestinesi e israeliani in Cisgiordania, usando pietre, bastoni e aste di ferro, secondo una fonte della sicurezza citata dal quotidiano Haaretz. L’incidente è avvenuto a sud di Nablus, vicino al villaggio di Qusra, mentre il gruppo di attivisti stava piantando alberi. Una forza militare nelle vicinanze ha sparato in aria per disperdere gli aggressori, ma non ha arrestato nessuno. Diversi attivisti sono stati feriti, tra cui due americani che sono stati evacuati dalla Mezzaluna Rossa in un ospedale di Nablus.

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