sabato, 22 Febbraio, 2025
Attualità

Le comunità energetiche in Italia: veri e propri motori di sviluppo sostenibile e sociale

Le comunità energetiche rinnovabili e sociali (Cers) stanno prendendo sempre più piede in Italia, grazie al decreto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che ha definito le modalità di incentivazione per l’energia condivisa. Queste comunità, che coinvolgono persone fisiche, imprese, enti locali e istituti religiosi, hanno l’obiettivo non solo di condividere l’energia autoprodotta da fonti rinnovabili, ma anche di creare benefici ambientali, economici e sociali.

Secondo i dati del Gestore dei servizi energetici (Gse), in Italia sono attualmente attivi 154 progetti di energia condivisa, ma i numeri potrebbero essere ben superiori se non fossero stati rallentati da ritardi burocratici e normativi, come sostengono i dati del rapporto 2024 di Legambiente sulle Cers. Tuttavia, alcune comunità energetiche sono state precursori del decreto ministeriale, diventando delle storie di successo.

Un modello di rigenerazione territoriale

Un esempio significativo è quello della Cer di Gagliano Aterno, antico borgo con circa 235 abitanti in provincia de L’Aquila, che oltre alla produzione di energia condivisa ha puntato al ripopolamento del paese. Tra il 1951 e il 2019, il numero di residenti di questo Comune si è ridotto di oltre il 78%. Oggi, la potenza installata dei due impianti è pari a 50 kW ma per rendere autosufficiente la comunità servirebbero 400 kW, un obiettivo che l’amministrazione punta a raggiungere reinvestendo i proventi della vendita e degli incentivi all’autoconsumo riconosciuti dal Mase. Ma toccherà all’assemblea decidere come impiegare effettivamente gli utili: lo statuto della comunità energetica prevede la possibilità di reinvestire i ricavi anche per esigenze e interventi di interesse generale.

Inoltre, la comunità va avanti grazie al coinvolgimento di esperti di comunità energetiche provenienti dall’esterno, ossia da Comuni di altre regioni italiane. Infatti, dal 2022, a Gagliano è attivo il progetto Neo – Nuove esperienze ospitali, una scuola “di attivazione di comunità e transizione ecologica”, che ha visto arrivare giovani da tutta Italia che hanno scelto di passare sei mesi in paese per mettere in pratica le proprie conoscenze. Il bando per l’edizione 2024 è aperto anche quest’anno, mentre il progetto si allarga a tutti i comuni della valle Subequana.

Storie di successo

La comunità energetica di Gagliano Aterno è un chiaro esempio di come il coinvolgimento della popolazione possa portare alla rinascita di un territorio colpito dallo spopolamento. Ma in Italia esistono anche altri casi di successo come le Cers di Misano Adriatico e Vallette di Torino, che mettono al centro il welfare aziendale e l’aiuto ai soggetti più fragili del territorio. A Misano Adriatico in provincia di Rimini l’attenzione alla sostenibilità si è concretizzata in una Cer dedicata al welfare aziendale gestita dalla società Plangreen. Nello specifico, grazie ai pannelli fotovoltaici installati sulla sede dell’azienda, il surplus energetico viene reinvestito in politiche di welfare o distribuito tra i dipendenti, sotto forma di benefit economici, contribuendo allo sviluppo sostenibile della zona industriale.

In un panorama in cui l’energia condivisa diventa sempre più centrale, le comunità energetiche rinnovabili e sociali si confermano come un volano di sviluppo che unisce sostenibilità ambientale e sociale, contribuendo alla coesione e al benessere della comunità locale. Grazie a questo approccio integrato, le comunità energetiche possono diventare veri e propri motori di sviluppo sostenibile a livello locale.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Straordinario successo dello spettacolo “Elena la matta”. Intervista alla drammaturga Elisabetta Fiorito

Rosalba Panzieri

Craxi e Trump: anime ribelli

Antonio Cisternino

Tragedia a Cosenza: Francesco Occhiuto, 30 anni e figlio del Senatore, cade dal balcone e muore

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.