Il Papa ha ricevuto in udienza ieri le Corali provenienti da tutto il mondo in Vaticano, utilizzando l’occasione per parlare dell’importanza della musica e del suo ruolo nella vita delle persone e delle comunità. Durante il suo discorso, Francesco ha sottolineato come la melodia possa educare all’ascolto, all’attenzione e allo studio, elevando le emozioni, i sentimenti e i pensieri. Ha affermato che le sette note possono portare le persone oltre il vortice della fretta, del rumore e di una visione puramente materiale della vita, aiutandole a contemplare meglio sé stesse e la realtà che le circonda. Il Pontefice ha descritto la musica come un mezzo che dona a chi la coltiva uno sguardo saggio e pacato, permettendo di superare divisioni e antagonismi “per essere, proprio come gli strumenti di un’orchestra o le voci di un coro, in accordo, per vigilare sulle stonature e correggere le dissonanze”. Ha paragonato gli strumenti di un’orchestra e le voci di un coro alla comunità, evidenziando come ognuno debba agire in accordo per vigilare sulle stonature e correggere le dissonanze. Questo approccio armonico, ha spiegato, è fondamentale non solo nella musica, ma anche nella vita della Chiesa e della società in generale.
Unità e armonia
Il Santo Padre ha evidenziato quindi che la musica corale è un modello di unità e armonia, sottolineando che in un complesso di voci ogni individuo deve fare bene la propria parte a vantaggio dell’intera comunità. Ha rimarcato l’importanza di rispettare e ascoltare chi ci sta accanto, senza protagonismi, in sintonia con gli altri. Questa dinamica collaborativa è essenziale per creare un ambiente gioioso e armonioso, evitando che l’interesse personale, l’ambizione e la gelosia disgregano la comunità.
Inoltre, il Vescovo di Roma ha affrontato il tema dei bambini, definendoli il futuro e la speranza. Ha elogiato la loro spontaneità e innocenza, sottolineando che dobbiamo prenderci cura di loro. Ha ricordato le parole di Gesù, che accoglieva i bambini e li considerava i privilegiati del Regno di Dio. Francesco ha esortato tutti a imparare dalla spontaneità dei bambini e a riconoscere il valore della loro testimonianza.
L’importanza dell’acqua
Il Pontefice, in un messaggio per l’evento ‘Inmersos en el cambio’ in Costa Rica, ha parlato del valore dell’acqua, utilizzando l’esempio della Fontana di Trevi a Roma, raccontando anche le origini del suo nome: “Lo deve a una giovane fanciulla del paese di Trevi che coraggiosamente indicò ai legionari romani il luogo dove sgorgava la sorgente, molto apprezzata anche per la sua purezza”. Ha spiegato che l’acqua è essenziale per la vita umana e che è necessario combattere l’inquinamento per preservarne la purezza. Ha citato San Francesco, che definiva l’acqua “sorella”, “umile, utile e preziosa”, e ha invitato a recuperare il significato di questi aggettivi, proteggendo l’acqua per le generazioni future e combattendo il cambiamento climatico.