giovedì, 19 Dicembre, 2024
Esteri

Zelensky: Russia e Cina boicottano la Conferenza di pace in Svizzera

Pechino smentisce di aver inviato armi e supporti a Mosca

La Conferenza di pace in Svizzera si avvicina e il Presidente Zelensky sta cercando di coinvolgere quanti più Paesi perché assuma un qualche peso, ma manca ancora all’appello anche la superpotenza occidentale: gli Stati Uniti. L’assenza annunciata di Russia e Cina, tra l’altro, pregiudica l’obiettivo, ma comunque sancisce uno sforzo diplomatico verso la pace. Sul campo di battaglia, invece, la Russia continua raid aerei e missilistici, sfondamento di posizioni e distruzione di infrastrutture civili. Zelensky ha parlato di mille attacchi in una settimana. In questi giorni sono stati presi di mira centri strategici per la fornitura di energia elettrica tanto che sono scattati continui blackout di emergenza nella regione di Kiev. Nel mirino dei russi anche basi militari, come quella di Leopoli, dalla quale sarebbero dovuti decollare gli F-16 dati all’Ucraina dagli alleati. Ieri i russi hanno annunciato di aver conquistato un altro villaggio nel Donetsk. Mentre missili e droni dalle forze ucraine hanno colpito nelle regioni di Kursk, sul Mar D’Azov e Belgorod.

La Conferenza in Svizzera

“Siamo delusi dal fatto che alcuni leader mondiali non abbiano ancora confermato la loro partecipazione al vertice di pace”, ha detto Zelensky riguardo la Conferenza di pace di metà giugno in Svizzera. Molti Paesi non hanno ancora confermato la presenza e manca ancora la conferma degli Stati Uniti. “Ho incontrato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin a margine dell’IISS Shangri-La Dialogue – ha scritto Zelensky su X –. Abbiamo discusso le questioni chiave, le esigenze di difesa del nostro Paese, il rafforzamento del sistema di difesa aerea dell’Ucraina, la coalizione F-16 e la stesura di un accordo bilaterale sulla sicurezza“. Ma non ha ancora chiarito nulla sulla presenza degli Usa alla Conferenza svizzera.

Dichiarazioni e smentite

Zelensky sospetta che Russia e Cina, che non parteciperanno direttamente, ma si muovono per convincere molti loro partner a boicottare la Conferenza: “alcuni Stati hanno persino iniziato ad aiutare Mosca nel suo piano”, ha spiegato, aggiungendo che ad oggi 106 Paesi hanno confermato la loro partecipazione al vertice. “La Russia – secondo Zelensky – sta sfruttando l’influenza cinese nella regione, utilizzando anche i diplomatici cinesi, fa di tutto per sabotare il vertice di pace.” Poi il Presidente ucraino ha anche lanciato un sospetto più grave: ovvero che la Cina stia fornendo sostegno militare alla Russia. Cosa sempre negata da Pechino. “Oggi ci sono informazioni – sostiene Zelensky, che però non fornisce prove – secondo cui, in qualche modo, alcune cose arrivano ai mercati russi attraverso la Cina, elementi degli armamenti russi provengono dalla Cina”. Parole immediatamente smentite dai cinesi, con il ministro della Difesa Dong Jun, anche lui a Singapore, che ha ribadito sia ad Austin sia durante il suo intervento allo Shangri-La Dialogue che Pechino non sta alimentando lo sforzo bellico del capo del Cremlino: la Cina “non ha fornito armi a nessuna delle due parti e ha uno stretto controllo sulle esportazioni di beni a duplice uso. E siamo fermamente dalla parte della pace e del dialogo”.

Rapiti 20mila bambini ucraini

Zelensky ha anche rifiutato di partecipare ad un eventuale colloquio di pace organizzato dalla Cina. Ha obiettato che non spetta a Pechino proporlo: “l’Ucraina è vittima della guerra. Siamo noi che dobbiamo dare l’avvio a tutto. Nessun altro è pienamente consapevole di ciò che la Russia ha portato con questa guerra al nostro Stato. Sono gli ucraini che sono morti, i russi hanno violentato le nostre donne, hanno rubato decine di migliaia dei nostri figli. Nessun altro ha il diritto di dettare come dovrebbe finire questa guerra”. Secondo Kiev circa 20.000 bambini ucraini sono stati rapiti dai territori occupati del Paese e portati in Russia.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Nft contro carri armati russi. Il museo digitale ucraino sfida la guerra

Giuseppe Miceli*

Ucraina: 49 morti in attacco missilistico. Tre ministri si dimettono. Zelensky incalza gli occidentali sulle armi

Antonio Marvasi

Primo ministro neozelandese in disaccordo con Biden: Xi Jinping cinese non è un “dittatore”

Valerio Servillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.