Un’offerta formativa variegata e innovativa, finalizzata a incrementare gli ottimi numeri delle iscrizioni registrati nelle ultime annate: l’Università di Palermo presenta le principali novità per le lauree magistrali nell’anno accademico 2024-2025, con un Welcome Day al campus di viale delle Scienze (edificio 19) per illustrare agli studenti corsi e iniziative di vario genere. Obiettivo dell’ateneo è valorizzare quegli elementi con cui l’impatto può non essere immediato: corsi in lingua inglese, poli territoriali (Agrigento, Trapani e Caltanissetta), tirocini curricolari per favorire il collegamento con il mondo del lavoro ed Erasmus sul territorio nazionale per disincentivare la fuga verso i territori del nord Italia.
Corsi innovativi
“Come nell’anno accademico corrente, anche nel prossimo presenteremo corsi nuovi e innovativi per le lauree magistrali – sottolinea Fabio Mazzola, prorettore alla Didattica e all’Internazionalizzazione, – Uno di questi sarà sul Data Science, tema centrale per le imprese, un altro riguarda il Linguaggio per le persone con sordità, che costituisce un unicum in Italia ed è realizzato con la partnership delle Università di Venezia e Roma Tre. In generale l’offerta formativa è molto variegata, con oltre 70 corsi di laurea magistrale: offriamo tantissimi percorsi e un contatto diretto con il mondo d’impresa, grazie ai circa tremila accordi di tirocinio curricolare già siglati”.
Calendario didattico anticipato
L’auspicio è di proseguire il trend positivo sul fronte iscrizioni: nel 2023-2024 l’incremento è del 16%, con 3.100 registrazioni alle lauree magistrali escluse quelle a ciclo unico. “Per favorire le immatricolazioni abbiamo anticipato tantissimo il calendario didattico – spiega Mazzola, – I corsi magistrali possono accettare già adesso le domande di iscrizione degli studenti con laurea triennale. Tra i mega atenei nazionali, per quanto riguarda le lauree di primo ingresso, abbiamo il tasso di crescita più alto di tutti: l’attrattività è strettamente connessa a un’offerta formativa innovativa e capace di catturare le tendenze di oggi, come ad esempio Intelligenza artificiale e Ingegneria robotica. In più stiamo aumentando di anno in anno i corsi di laurea interamente in lingua inglese: nel prossimo anno accademico supereremo quota venti”. L’avvio di un percorso Erasmus sul territorio nazionale è invece in linea con quelli già adottati da altri atenei italiani con l’obiettivo, racconta Mazzola, di “evitare che i nostri ragazzi vadano via, perché offrendogli già durante la laurea magistrale un percorso di studio o tirocinio in un ateneo del nord si dovrebbe ridurre la tendenza, o addirittura la moda, di andare a fare la magistrale in altre zone d’Italia. Per favorire gli studenti con redditi più bassi stiamo lavorando su un piano di incentivazioni”.