I clienti che hanno subito perdite finanziarie in seguito al tracollo dell’ex exchange di criptovalute FTX potrebbero trovarsi in una posizione di potenziale recupero dei loro investimenti qualora il piano di fallimento proposto ricevesse l’approvazione ufficiale. Purtroppo, per tali investitori, non ci sarà la possibilità di godere di un eventuale incremento di valore del Bitcoin o di altre valute digitali che si è verificato a partire dal 2022. L’exchange FTX, che attualmente si trova in una delicata fase di riorganizzazione aziendale, ha preso l’impegno di rimborsare completamente i fondi ai creditori aventi un investimento non superiore a 50.000 dollari, con l’obiettivo di eseguire questi pagamenti entro un periodo massimo di 60 giorni dalla data di omologazione del piano di risanamento finanziario.
La liquidazione
Il CEO John J. Ray III, insieme alla sua squadra di gestione, ha proceduto alla liquidazione di alcuni asset di proprietà dell’azienda, inclusi quelli detenuti in Anthropic, al fine di generare le risorse liquide necessarie per procedere con i rimborsi dovuti. Malgrado l’aumento del valore del Bitcoin, si è venuto a creare un dibattito sostanziale tra vari creditori in merito all’esatta valutazione dei loro asset al momento di novembre 2022. Nel periodo del fallimento, FTX aveva in suo possesso una frazione minima del patrimonio dei suoi clienti, specificamente solo lo 0,1% del Bitcoin e l’1,2% del totale dell’Ethereum detenuto dai clienti, rendendo così impossibile sfruttare l’aumento dei prezzi durante il corso del procedimento di fallimento. Questa situazione ha obbligato l’azienda a ricercare metodi alternativi per raccogliere fondi al fine di saldare i considerevoli debiti accumulati. Sam Bankman-Fried, il fondatore e ex CEO di FTX, è stato condannato a una pena detentiva di 25 anni di reclusione a causa del suo ruolo centrale nell’orchestrare la frode che ha portato al rapido e rovinoso crollo dell’exchange.