La multinazionale farmaceutica AstraZeneca, con sede nel Regno Unito, ha annunciato mercoledì il ritiro del suo vaccino anti-Covid-19 Vaxzevria, pioniere nei primi mesi della pandemia, a causa di “motivi commerciali” e di una sovrapproduzione di vaccini aggiornati. “L’avanzamento scientifico ha portato allo sviluppo di molteplici versioni aggiornate di vaccini contro il Covid-19, generando un eccesso di scorte. Di conseguenza, abbiamo assistito a una riduzione della richiesta per Vaxzevria, che pertanto non verrà più prodotto né distribuito”, ha spiegato un rappresentante di AstraZeneca. In precedenza, l’azienda aveva confermato l’intenzione di acquisire Gracell Biotechnologies Inc., un’impresa cinese specializzata in terapie cellulari, per un importo di 1,2 miliardi di dollari. L’accordo prevederebbe che AstraZeneca acquisti Gracell, con sede principale a Shanghai, ad un prezzo di 2 dollari per azione, corrispondenti ad un pagamento iniziale in contanti di 1 miliardo di dollari.
Obiettivi regolamentari
L’operazione potrebbe raggiungere un valore complessivo di 1,2 miliardi di dollari, a seguito del raggiungimento di determinati obiettivi regolamentari, come dichiarato dalle due aziende martedì. Con questa acquisizione, AstraZeneca amplierebbe il proprio portfolio con una terapia CAR-T innovativa, che modifica le cellule immunitarie dei pazienti per attaccare il cancro. Il candidato principale di Gracell, denominato GC012F, potrebbe rappresentare un trattamento promettente per patologie ematologiche come il mieloma multiplo e per malattie autoimmuni, come il lupus. Questo accordo segue la partnership che Astra ha instaurato a novembre con Eccogene Inc., biotech cinese, per lo sviluppo congiunto di un nuovo farmaco per la perdita di peso, un settore in forte espansione nel campo medico. AstraZeneca mira così a competere con Novo Nordisk A/S ed Eli Lilly & Co, aziende leader nella ricerca di trattamenti per l’obesità.