La discussione sulla responsabilità dei proprietari di cani e sul trattamento degli animali domestici è stata riaccesa dalle recenti dichiarazioni della Governatrice del South Dakota, Kristi Noem, riguardo al destino del cane del Presidente Joe Biden, Commander. Noem ha proposto un destino per Commander simile a quello del suo defunto cane Cricket, sostenendo che il presidente dovrebbe assumersi la responsabilità per le azioni del suo animale. In un libro in uscita di prossima pubblicazione, Noem rivela di aver abbattuto Cricket, il suo cane di 14 mesi, anni fa. Secondo la governatrice, Cricket era “inadatto” e “indisciplinato”, e aveva perfino ucciso alcuni polli di un vicino. La governatrice ha confrontato la sua decisione di eliminare Cricket con le scelte difficili che una madre deve fare per proteggere i propri figli. Durante un’intervista al programma ‘Face the Nation’ della Cbs, Noem ha sottolineato che Commander, il cane di Biden, ha morsicato 24 persone dei servizi segreti, sollevando la domanda su quanti attacchi siano troppi prima di agire. Noem ha persino immaginato di dire a Commander “Saluta Cricket” nel caso in cui il cane dovesse entrare alla Casa Bianca.
Le reazioni
Le reazioni a queste dichiarazioni sono state miste. Mentre alcuni sostengono la necessità di prendere misure drastiche per garantire la sicurezza pubblica, altri criticano la decisione di Noem di abbattere Cricket, chiedendo perché non abbia optato per alternative come la rieducazione o il ricovero in un rifugio per animali. La campagna di Biden non ha risposto alle richieste di commento su queste dichiarazioni, e la Casa Bianca ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni.