“La famiglia cristiana sta attraversando in questo cambiamento d’epoca una vera e propria tempesta culturale e si trova minacciata e tentata su vari fronti”. È questo l’allarme lanciato ieri dal Papa nel corso dell’udienza in Vaticano con i responsabili internazionali del Movimento Équipes Notre-Dame che si occupa di accompagnare le coppie nel loro percorso coniugale fino al matrimonio. Un Sacramento che, secondo Francesco, deve essere custodito “come fondamento della famiglia” poiché da esso derivano tutte le relazioni che caratterizzano il nucleo domestico: l’amore tra gli sposi, tra genitori e figli, tra nonni e nipoti. Custodire il matrimonio, quindi, significa salvaguardare una rete di legami preziosi e significativi, che rappresentano una testimonianza tangibile dell’amore possibile e duraturo, un concetto che talvolta sembra sfuggire alla comprensione dei giovani i quali devono essere aiutati, con estrema urgenza, “a scoprire che il matrimonio cristiano è una vocazione al cui fondamento c’è la grazia del Sacramento e cioè l’amore di Cristo unito a quello degli sposi”.
Un passo a tre
Il Vescovo di Roma ha insistito parecchio proprio sull’importanza del matrimonio che non dipende solo dalla forza di volontà di due persone che non possono accollarsi tutto sulle proprie spalle: “Il matrimonio”, ha specificato, “è un un passo a tre” in cui la presenza di Cristo tra gli sposi rende possibile il cammino “e il giogo si trasforma in un gioco di sguardi: sguardo tra i due sposi, sguardo tra gli sposi e Cristo”. “Stiamo parlando”, ha poi proseguito, “di una partita che dura tutta la vita in cui si vince tutti insieme se ci si prende cura della propria relazione”. A questo punto il Papa si è rivolto direttamente ai rappresentanti del Movimento Équipes Notre-Dame, invitandoli ad aiutare i nuovi sposi verso un percorso catecumenale di riscoperta della fede, sia personale che di coppia, perché fin da subito imparino a fare spazio a Gesù e, con Lui, riescano a prendersi cura del loro matrimonio: “Tanti oggi si sposano senza capire cosa c’entri la fede con la loro vita coniugale, forse perché nessuno glielo ha testimoniato prima di questo passo”.
Bergoglio ha quindi evidenziato il ruolo cruciale dei genitori nel trasmettere ai propri figli la certezza che sono amati da Dio e che un giorno anche loro potranno amare e sentirsi amati come hanno fatto mamma e papà: “Siate certi che il seme dell’amore, deposto nel loro cuore dai genitori, prima o poi germoglierà”, le parole del Pontefice.
L’incontro con Viola Amherd
Nella giornata di ieri il Papa ha ricevuto in udienza anche la Presidente della Confederazione Elvetica Viola Amherd che si è successivamente incontrata con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. ‘Durante i colloqui in Segreteria di Stato è stato espresso compiacimento per le buone relazioni e la collaborazione che intercorrono tra la Santa Sede e la Confederazione Elvetica, anche a riguardo del progetto di rinnovamento della Caserma della Guardia Svizzera Pontificia, della quale è stato sottolineato il generoso servizio al Papa e alla Santa Sede. Ci si è quindi soffermati su alcune problematiche di carattere internazionale, con particolare riferimento ai conflitti in Ucraina e in Israele e Palestina, e al “necessario impegno per favorire la pace, nella ricerca di una soluzione diplomatica che porti quanto prima alla cessazione delle ostilità”.
Da segnalare infine il 2 giugno, in occasione del Corpus Domini, Francesco presiederà alle 17 la messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano, cui seguiranno la processione lungo Via Merulana fino a Santa Maria Maggiore e la Benedizione eucaristica.