Un 25 aprile diverso, che vedrà protagonisti oltre 50 mila soci e amici dell’Azione cattolica provenienti da tutte le diocesi d’Italia che incontreranno il Papa “per ascoltare la sua parola e fare festa insieme a lui”. L’appuntamento dal titolo “A braccia aperte” è in programma la mattina di giovedì 25 aprile in piazza San Pietro.
Secondo i promotori e il presidente di Ac, Giuseppe Notarstefano, sarà un evento eccezionale non solo di presenze ma anche di contenuti che saranno annunciati, “un raduno di popolo, di volti e di storie di ogni età”, assicura Ac che hanno ancora molto “da dire al nostro Paese e alla Chiesa”.
Vitalità gioiosa
Una buona notizia tra molte altre che destano sgomento e amarezza, perché, l’appuntamento non si concluderà in mattinata con l’incontro con Papa Francesco ma sarà il prologo ai lavori della XVIII Assemblea nazionale elettiva dell’Ac, con il tema: “Testimoni di tutte le cose da lui compiute”, che si svolgerà a Sacrofano in provincia di Roma fino a domenica 28 aprile. C’è, da sottolineare, come dai giovani prenda vita una nuova capacità dello stare assieme e di ciò che sarà possibile realizzare contro una società sempre più inquieta dove conflitti economici, danni all’ambiente e guerre si ergono a minacce contro la vita e l’umanità. L’incontro con il Pontefice e l’assemblea testimoniano una “rifioritura” che per noi è di grande significato perché fa emergere la crescente esigenza di dialogo, pace e fratellanza. “C’è una grande vitalità”, raccontano i dirigenti dell’Azione Cattolica.
Rifiorire a piazza San Pietro
Una voglia di dialogo e partecipazione che sottolinea il presidente Giuseppe Notarstefano è espressa anche dalle iscrizioni e tesseramento, “abbiamo avuto un aumento a due cifre tra il 2021 e il 2022 e poi del 7% tra il 2022 e il 2023”. Non è poco perché per dirla con le parole del presidente questa volontà ad esserci: “È una grazia che dobbiamo sapere riconoscere, custodire e coltivare”. Una grazia che si declina in quella ricerca di “autenticità” in sintonia con la via del Vangelo. Come non accogliere l’idea che spinge l’Azione Cattolica di volere costruire alleanze, “per il bene di tutti”. Un desiderio di coinvolgimento e partecipazione gioiosa che giovedì rifiorirà da piazza San Pietro