Il Ministero della Difesa di Taipei ha segnalato una massiccia presenza di 21 velivoli militari cinesi nei pressi dell’isola di Taiwan, anticipando di un mese l’insediamento del presidente eletto Lai Ching-te, previsto per il 20 maggio. Le forze armate taiwanesi hanno dichiarato di essere in stato di allerta, monitorando attentamente le operazioni cinesi mediante i sistemi di sorveglianza integrata e schierando risorse adeguate per una pronta risposta. I velivoli cinesi sono stati avvistati a partire dalle 8:15 del 20 aprile. Questo episodio avviene in un contesto di tensione crescente tra Taipei e Pechino, con la Cina che non riconosce la linea mediana dello Stretto di Taiwan, considerando l’isola una parte del suo territorio e non escludendo l’uso della forza per assoggettarla.
Gli aerei rilevati sabato dal Ministero della Difesa di Taipei includono caccia J-16, aerei da trasporto Y-8 a medio raggio e droni. Questa dimostrazione di forza è avvenuta un giorno dopo che la Cina ha attivato due nuove rotte aeree vicine alle isole periferiche di Taiwan, Kinmen e Matsu.
Ferma protesta
Le azioni unilaterali della Cina hanno scatenato una ferma protesta da parte dell’ente di aviazione civile di Taipei, che ha espresso preoccupazione per l’aumento dei rischi per la sicurezza del volo in condizioni meteorologiche avverse o operative anomale. Questa escalation arriva in un momento delicato, poiché si avvicina l’inaugurazione del nuovo presidente taiwanese, Lai Ching-te. La Cina, nel tentativo di consolidare il suo controllo sulla regione, sta stringendo lo spazio aereo condiviso, mettendo ulteriormente in pericolo la stabilità della regione.