Sono stati installati nella Biblioteca Lodovico Jacobilli di Foligno (PG) dei “sismografi Alfani”, una coppia di strumenti fatta costruire nel 1915 dal Padre Scolopio Guido Alfani, all’epoca direttore dell’Osservatorio Ximeniano di Firenze, sulla base di un suo progetto originale. La richiesta di realizzazione dei due sismografi arrivava da monsignor Giuseppe della Vedova, l’allora direttore dell’Osservatorio Geodinamico e del Seminario Maggiore di Foligno, sulla scia emotiva del grande terremoto che il 13 gennaio dello stesso anno aveva scosso la Marsica e a seguito del quale lo stesso Alfani si era apprestato a tenere numerose conferenze in varie città d’Italia, tra cui proprio Foligno.
Il restauro
Nel corso degli anni alcuni pezzi dei due strumenti andarono perduti ma, nella seconda metà del ‘900, un giovane Paolo Maffei – che diventerà uno dei maggiori astrofisici italiani – contribuì al recupero della coppia di pendoli orizzontali Alfani sopravvissuti al bombardamento che, nel novembre del 1943, aveva colpito Foligno. Nel 2011 la famiglia Maffei, interpretando la volontà di Paolo, ormai scomparso, affidò quanto restava della strumentazione al Laboratorio di Restauro della Strumentazione Scientifica Storica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
Esemplari unici
Gli esperti dell’INGV ne hanno effettuato un restauro conservativo e integrativo: quest’ultima parte del lavoro, a cui ha contribuito l’officina meccanica della sede INGV di Roma, si è rivelata particolarmente delicata e complessa poiché i sismografi Alfani sono oggi gli unici esemplari sopravvissuti in questa configurazione.
Dopo l’inaugurazione dell’installazione, avvenuta sabato scorso, il pubblico ha potuto osservare gli strumenti e assistere a una spiegazione del loro funzionamento.
L’evento si inseriva al fianco delle iniziative in programma a Foligno, dall’11 al 14 aprile, per la XIII edizione della Festa di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenza, che quest’anno ha visto scienziati, filosofi e appassionati confrontarsi attorno al tema “Il Mediterraneo: da culla della Scienza e della Filosofia a scenario per le sfide del cambiamento”.