venerdì, 22 Novembre, 2024
Esteri

7 operatori umanitari uccisi a Gaza. Israele ammette l’errore

Quasi 200 volontari di ong morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023

Il premier israeliano Netanyahu ammette l’errore dei soldati che hanno colpito un team di volontari internazionali a Gaza: “un tragico caso.” L’esercito apre un’inchiesta mentre la comunità internazionale chiede l’applicazione della risoluzione Onu sul cessate il fuoco. L’iran continua a minacciare ritorsioni per il raid a Damasco e accusa anche gli Stati Uniti. Sette operatori umanitari della World Central Kitchen sono stati uccisi da un drone israeliano mentre stavano distribuendo cibo nella Striscia di Gaza. La squadra era composta da volontari internazionali che viaggiavano “su auto blindate con il logo” della Ong di appartenenza. Il raid, commenta WCK “non è solo un attacco contro di noi, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili, dove il cibo viene usato come arma di guerra. È imperdonabile”. L’esercito israeliano ha ammesso e parlato di “tragico errore” dichiarando di aver immediatamente avviato “un esame approfondito ai massimi livelli per comprendere le circostanze”. Anche il premier Netanyahu ha parlato di “tragico caso”, “faremo tutto il possibile affinché ciò non accada di nuovo.” La Casa Bianca si è detta “afflitta” e “profondamente turbata dall’attacco”. E la Commissione Ue ha chiesto “un’indagine approfondita” ricordando che gli operatori internazionali devono essere “sempre protetti.”

Proteggere i civili

Come è evidente la guerra in Medio Oriente continua, con anche i tragici casi quotidiani, nonostante la risoluzione Onu per “un cessate il fuoco immediato, un pieno accesso umanitario e una protezione rafforzata dei civili”. Anche il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Israele dovrebbe “fare di più per proteggere le vite dei civili innocenti”. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha parlato dal campo dei rifugiati palestinesi in Giordania dove è in visita e ha chiesto l’immediato cessate il fuoco. Il Regno Unito convoca l’ambasciatore israeliano. Sgomento e disperazione si ritrovano nelle parole dello chef ispano-americano Jose Andres, fondatore della Ong: “il governo israeliano deve fermare queste uccisioni indiscriminate”, ha detto. “Deve smettere di limitare gli aiuti umanitari, smettere di uccidere civili e operatori umanitari e smettere di usare il cibo come arma.” I volontari stavano distribuendo i generi alimentari arrivati da tre navi salpate nei giorni precedenti da Cipro predisposte sia dall’organizzazione benefica che dagli Emirati Arabi Uniti. Si trattava della seconda spedizione del gruppo dopo un’operazione pilota del mese scorso. L’esercito israeliano, tra l’altro, è direttamente coinvolto nel coordinamento di entrambe le consegne.

Idf pensava ci fosse un terrorista

Si occuperà del caso una entità indipendente dell’Esercito israeliano, la Fact-Finding and Assessment Mechanism, che indagherà sull’attacco. Da una prima ricostruzione pare che la decisione sia dipesa dal sospetto che un terrorista stesse viaggiando con il convoglio. Secondo le fonti della difesa, le auto erano chiaramente contrassegnate sul tetto e sui lati come appartenenti all’organizzazione, ma la war room dell’unità responsabile della sicurezza del percorso che il convoglio percorreva ha identificato un uomo armato sul camion e ha sospettato che fosse un terrorista. L’alto funzionario delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti umanitari a Gaza Jamie Mc Goldrick afferma che “almeno 196 operatori umanitari sono stati uccisi a Gaza dall’ottobre 2023 al 20 marzo”. “Si tratta di quasi tre volte il bilancio delle vittime registrato in un singolo conflitto in un anno.”

Iran incolpa gli Usa

Mentre sul fronte iraniano, dopo l’assassinio del comandante dei pasdaran a Damasco, il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian ha detto che anche l’America “deve essere ritenuta responsabile” e ha reso noto che Teheran ha convocato il funzionario dell’ambasciata Svizzera, in qualità di protettore degli interessi americani in Iran, al quale ”sono state spiegate le dimensioni dell’attacco terroristico e del crimine del regime israeliano ed è stata sottolineata la responsabilità del governo americano”. “Il malevolo regime di Israele sarà punito per mano dei nostri coraggiosi uomini” ha affermato la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, promettendo una reazione di Teheran per il raid contro l’edificio consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco, attribuito a Israele. Li faremo pentire per questo crimine.”

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