“Don Vicienzo”, detto anche lo “Sceriffo” è un personaggio che, se fosse vivo Totò, ispirerebbe alcune delle più brillanti improvvisazioni del genio napoletano. Ma non perché non sia una persona seria. Tutt’altro. De Luca è stato un ottimo sindaco di Salerno. Ha governato la difficile Regione Campania con un piglio e delle capacità operative che, di solito, da quelle parti non vengono apprezzate. Da anni manda in scena dei siparietti autoprodotti che gli procurano simpatie, strappano sorrisi anche a chi non è della sua parte politica.
Politicamente scorretto
Il segreto della sua efficacia comunicativa è un linguaggio schietto, per niente paludato o politicamente corretto, accompagnato da espressioni severe del viso che amplificano un crescendo lessicale rossiniano : prima la condanna, poi il disprezzo e da ultimo un finale pirotecnico. Ricordiamo, in pieno Covid, la minaccia di usare, contro i festaioli ,il lanciafiamme.
Un politico populista? Non proprio. Ci sono populisti in doppiopetto o con la pochette che non dicono una parola di troppo ma nei contenuti sono senza freni inibitori e sconfiggono la povertà per decreto. No De Luca le cose le fa. Ma non ha peli sulla lingua. Una delle sue vittime preferite, da un anno in qua, è proprio la segretaria del suo partito.
De Luca-Schlein, il sorpasso
“Don Vicienzo” non la stima e non perde occasione per ridicolizzarla, maramaldeggiando sul suo snobismo radical-chic, sullla vaghezza del suo eloquio e sulla distanza della segretaria dal sudore di chi sta in fabbrica.
Insomma De Luca è il principale avversario politico di Schlein. Se fosse per lui, Elly potrebbe passare più tempo a rilassarsi dalla costosa armocromista che a tessere inutilmente la tela di una improbabile linea politica del Pd. Ma per colpire qualcuno ci sono tanti modi. Anche indiretti. E De Luca ne ha inventato uno degno della sua creatività: attaccare con bordate di missili il Presidente del Consiglio . E ci sta. Scavalcando Schlein nell’offensiva contro Meloni, De Luca vuol dimostrare che è lui, e non Schlein, l’unico capace di fare l’opposizione vera a questo Governo. Sul piatto d’argento gli è stata servita l’autonomia differenziata.
Il Libertador del Sud
Non gli pareva vero. Ha subito vestito gli abiti del paladino dell’intero Sud e punta a fare il libertador del Mezzogiorno, un Simòn Bolìvar contro lo strapotere delle Regioni del Nord. Ma stavolta De Luca è diventato prigioniero del suo personaggio e ha perso il controllo. Le espressioni ingiuriose contro il Presidente del Consiglio sono arrivate a livelli da….lanciafiamme. Questo non si fa.
Galateo istituzionale e non solo
Caro Presidente, Sceriffo, Don Vicienzo, Libertador, ritorna in te, giocati le tue carte contro Schlein come meglio credi ma rispetta le istituzioni e la dignità delle persone. Facci sorridere bonariamente con i tuoi monologhi intelligenti ma non degradarti al livello di altri maleducati istituzionali con cui non hai niente a che spartire. Ce la puoi fare.