Il processo di aggiornamento della Costituzione è un lavoro complesso che richiede tempo e attenzione a ogni dettaglio. Un concetto, questo, espresso ieri dalla Ministra per le Riforme istituzionali Elisabetta Casellati in merito alla Riforma del Premierato, tema di cui si è discusso all’interno di un vertice di maggioranza al Senato che sarà ‘aggiornato’ con un nuovo confronto che si terrà nella giornata odierna. Al centro del dibattito, le modifiche da apportare al disegno di legge costituzionale per arrivare a una versione condivisa dal governo.
Attività di ascolto
“Un confronto sulla Carta fondamentale del Paese”, le parole della Casellati, “certamente non si può liquidare in mezz’ora. Stiamo ragionando su quei correttivi che erano già stati annunciati. Stiamo misurando un po’ tutte le parole, com’è logico che sia, va misurato tutto, anche alla luce di quella che è stata una lunga attività di ascolto che abbiamo avuto con le audizioni di costituzionalisti e di tutti quelli che sono intervenuti”. La Ministra ha chiarito che, nonostante la complessità della discussione, non ci sono nodi complessi da risolvere: “Sostanzialmente siamo d’accordo, poi talvolta uno preferisce una formulazione piuttosto che un’altra. C’è un’attenzione a un testo che è già stato visto in ‘radiografia’, bisogna che questa radiografia corrisponda alla volontà di tutti”.
Discussioni e confronti
Un aggiornamento sullo stato dell’arte della riforma istituzionale lo ha fornito anche il Presidente della Commissione Affari costituzionali Alberto Balboni che ha tenuto a precisare che i sette emendamenti proposti dal suo Partito (FdI) sono stati oggetto di proposte di limature e correttivi e che dunque rappresentano una base di discussione e confronto e non quindi soluzioni definitive. I principali punti di discussione riguardano tre questioni cruciali che coinvolgono il Centrodestra: il limite dei due mandati per il premier eletto, la norma anti-ribaltoni che attualmente prevede un premier subentrante al primo eletto (originariamente proposta dalla Lega e oggetto di critiche da parte di Fratelli d’Italia) e la possibilità di introdurre un ballottaggio nella parte che disciplina l’elezione del premier in caso di mancata soglia minima. “Stiamo dialogando”, ha detto Balboni, “e cerchiamo le formulazioni più adatte che rispondano alle criticità segnalate dai costituzionalisti”. Balboni ha evidenziato la complessità di una modifica costituzionale, sottolineando che ogni parola, avverbio, articolo o virgola riveste un’importanza cruciale: “Stiamo cambiando la Costituzione, e una volta che la cambi, non è che poi ci rimetti mano”.
Nuovo incontro
Al vertice, oltre a Casellati e Balboni, hanno preso parte anche il Capogruppo al Senato di Forza Italia Maurizio Gasparri, il Capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, la Presidente del gruppo dei centristi moderati Michaela Biancofiore, il Capogruppo di Forza Italia Lucio Malan, i componenti in Commissione Marcello Pera, Andrea De Priamo, Costanzo Della Porta e Marco Lisei e il Ministro ai Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.