Un rapporto internazionale afferma che la Libia ha bisogno di 1,8 miliardi di dollari per il recupero e la ricostruzione a seguito delle catastrofiche inondazioni che hanno colpito l’est del paese nel settembre 2023 e che ha distrutto la città di Derna. Il rapporto pubblicato dalla Banca Mondiale, dalle Nazioni Unite e dall’Unione Europea aggiunge che l’impatto del disastro ha colpito circa 1,5 milioni di persone, pari al 22% della popolazione libica, che vivono nelle città costiere e dell’entroterra più colpite. Il rapporto di valutazione rapida sui danni e sui bisogni in Libia afferma che il costo dei danni materiali derivanti dalle inondazioni e dalle perdite economiche che ne sono seguite è stimato a circa 1,65 miliardi di dollari, equivalenti al 3,6% del prodotto interno lordo della Libia nel 2022, citato dal Agenzia di stampa del mondo arabo.
Edilizia, ambiente e patrimonio culturale
Il rapporto conclude che l’impatto maggiore delle inondazioni è stato sui settori dell’edilizia abitativa, dell’ambiente e del patrimonio culturale libico, nonché sui settori dei trasporti e dell’acqua. Il settore abitativo è stato gravemente colpito, con una stima di oltre 18.500 mila unità abitative distrutte o danneggiate, pari al 7% del totale delle unità abitative in Libia. Le stime citate nel rapporto indicano che il 70% dei costi di ricostruzione necessari saranno destinati alle infrastrutture, e che l’edilizia abitativa ne costituirà la componente più importante. Intanto il comandante dell’autoproclamato Esercito nazionale libico, feldmaresciallo Khalifa Haftar, accompagnato dal primo ministro libico dell’est, Osama Hammad, ha condotto un tour nella città di Derna, per prendere visione dei progetti di ricostruzione della città. I progetti sono attuati dal Fondo per la ricostruzione della città di Derna e delle aree interessate. Il tour ha incluso le strade, i cantieri dell’Università Al-Fatayeh, agli edifici cinesi e il cantiere dei nuovi edifici residenziali.