Non c’è tregua per le popolazioni del Giappone centrale colpite, lunedì scorso, da un devastante terremoto. I morti confermati dalle autorità ammontano a 110 e più di 200 sono ancora disperse nella prefettura di Ishikawa. Il terremoto di magnitudo 7,6, avvenuto il giorno di Capodanno, ha raggiunto il massimo di sette gradi sulla scala di intensità giapponese. Si ritiene che almeno 10 persone siano intrappolate in una parte della città di Anamizu a causa delle frane innescate dal terremoto che hanno distrutto diverse case. Molte strade rimangono bloccate, rendendo difficile raggiungere i sopravvissuti. Il governo centrale sta inviando aiuti umanitari via mare alle zone costiere isolate. Più di 170 persone sono ancora bloccate. Le autorità avvertono che il maltempo del fine settimana non farà altro che peggiorare il pericolo. Fino a domenica, è prevista pioggia nella regione di Hokuriku e nella prefettura di Niigata, lungo la costa del Mar del Giappone. Il terreno è stato allentato e ora anche una piccola quantità di pioggia potrebbe provocare altre frane. I centri di evacuazione nella prefettura di Ishikawa ospitano attualmente circa 31.000 persone. Funzionari del governo locale affermano che circa 66.000 famiglie sono rimaste senza acqua. Continua la grave attività sismica sulla Penisola di Noto e nelle zone circostanti. Sabato mattina un forte terremoto di magnitudo 5.4 ha colpito la prefettura.