Al cinema da lunedì 1° ‘Succede anche nelle migliori famiglie’, film diretto dal regista e attore Alessandro Siani, che torna nelle sale cinematografiche con la storia dei “Di Rienzo”, una famiglia all’apparenza perfetta. “Succede anche nelle migliori famiglie” significa che “può capitare a tutti”. Siani in un’intervista all’Italpress, ha spiegato: “È una frase che sentivo già da ragazzino, dietro si nascondeva una retorica”.
La pecora nera della famiglia
“Nel mio caso volevo raccontare – ha precisato Siani al giornalista – la storia di una famiglia che sembra perfetta con il papà medico amato e apprezzato da tutti, la mamma dedita alla famiglia, la sorella che è una psicologa di successo, il fratello che è un avvocato di successo e io che sono quello che avrebbe voluto seguire le orme del padre ma è naufragato nell’ansia di prestazione. Poi avviene un evento: la morte del padre. Da quel momento c’è una serie di squilibri che ci fanno vedere in faccia la realtà. Io, che sembravo la pecora nera della famiglia, mi dimostrerò quello più talentuoso nel risolvere i problemi”.
Il cast
Siani ha coinvolto un cast importante con interpreti di alto livello. “Una ‘scatenatissima’ Cristiana Capotondi – ha annunciato Siani – Anna Galiena, meravigliosa ed Euridice Axen che passa dalla comicità alle note più malinconiche. Un cast eccezionale”. Alessandro Siani, parlando di Capotondi, con cui aveva già lavorato, ha detto: “Mi sono trovato benissimo perché è un’attrice di grande sensibilità e umanità, come tutto il cast”. Nella commedia ci sono anche Antonio Catania e Dino Abbrescia che sono “attori di grande calibro” e Sergio Friscia che “è stato esilarante”, ha spiegato Siani. Per quanto riguarda la parte musicale, il regista la definisce “moderna e attuale. Una perla scritta da Rocco Hunt. Mi ha fatto un grande regalo – ha affermato – perché ha scritto un pezzo che riesce a sottolineare e commentare in maniera precisa le atmosfere del film”.
Il “meritometro”
“Non parlo della mia famiglia – ha evidenziato Alessandro Siani – perché è meno drammatica, sotto alcuni punti di vista, ma molto più simpatica. Mio padre è un mancato comico, mia madre è dedita alla famiglia. Per il resto le dinamiche del film non riguardano la mia famiglia. La pecora nera nella mia casa era mia sorella che si è laureata e ha creato scompiglio per noi che sguazzavamo nell’ignoranza”, ha aggiunto scherzando. Nel film c’è “anche un discorso sulla meritocrazia e il nepotismo fino ad arrivare al clientelismo. Mi sono informato – ha precisato Siani – e ho visto che quando si parla di meritocrazia esiste un “meritometro”. L’Italia è fanalino di coda mentre ai primi posti c’è la Finlandia”.