Nei primi nove mesi dell’anno sono stati connessi oltre 3.550 MW di nuova potenza fotovoltaica, con una crescita del 117% rispetto allo stesso periodo del 2022. Numeri che hanno permesso di raggiungere i 28.596 MW di installato fotovoltaico cumulativo per un totale di 1.506.558 impianti distribuiti sul territorio nazionale. Il 49% della potenza connessa nei primi 9 mesi (1.096 MW) è da imputare al settore residenziale (P < 20 kW), il 36% è legata alle installazioni del comparto Industriale e commerciale (200kW> P < 1MW), mentre gli impianti utility scale (P>1MW) rappresentano il 15% della nuova potenza. Sono questi i dati dell’ultimo rapporto di Italia Solare redatto sulla base dei dati Gaudì di Terna.
Cresciuta la potenza installata
Nel trimestre appena trascorso è cresciuta, rispetto ai trimestri precedenti, la potenza installata del settore C&I (Commercial & Industrial) grazie alla connessione tra luglio e settembre 558 MW, valore mai registrato prima per questo comparto, segno che l’effetto del caro energia ha spinto le imprese a realizzare impianti fotovoltaici come strumento di difesa dall’impennata e dalla volatilità dei prezzi del chilowattora. Nel terzo trimestre 2023 si mantengono abbastanza stabili le connessioni di impianti di potenza tra 1 e 10 MW, mentre calano quelle oltre i 10 MW, passando da 56 del secondo trimestre a 20 MW.
Stallo dei grandi impianti
Cala invece la potenza connessa degli impianti con taglia inferiore ai 20 kW, si è passati da 602 MW del secondo trimestre a 485 nuovi MW nel terzo trimestre, certamente dovuto alla fine dell’effetto Superbonus. Contrazione che è stata compensata solo in parte dall’aumento di potenza delle connessioni del settore C&I, mentre i grandi impianti (> 1MW) non sono riusciti a tenere testa rispetto al trimestre precedente. Tale contrazione è ormai consolidata, soprattutto per gli impianti con potenza fino ai 12kW, arrivando a 422 MW, una soglia addirittura inferiore di installazioni dell’ultimo trimestre del 2022 (463MW).
Lontani dall’obiettivo 8-10 GW
Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, sostiene che “il leggero calo delle installazioni del terzo trimestre rispetto a quello precedente, è certamente legato a un rallentamento delle connessioni, più che a una contrazione di mercato, che invece sembra mantenersi costante e presumibilmente entro la fine dell’anno dovremmo arrivare a circa 4,5 nuovi GW installati. Un dato certamente positivo rispetto ai trend degli ultimi anni, ma ancora distante dal nostro obiettivo annuale di 8-10 GW.” Secondo Italia Solare quello che preoccupa è l’incertezza che regna attorno al decreto aree idonee, che doveva essere la chiave di svolta per definire gli sviluppi degli impianti a terra, e ”invece rischia di rappresentare una battuta di arresto.” Soprattutto le imprese hanno ormai compreso che investire sul fotovoltaico equivale e investire sulla propria competitività”, commenta.
Lombardia e Puglia più ‘solarizzate’
La Lombardia permane la regione più solarizzata di Italia e con i suoi 3.803 MW di potenza cumulata arriva a sfiorare la soglia dei 4 GW, mentre la Puglia conta 3.240 MW di potenza fotovoltaica connessa, seguita da Veneto (2.980 MW), Emilia-Romagna (2.873 MW) e Piemonte (2.362 MW). Nell’ultimo trimestre la Lombardia ha continuato a correre con 654 MW connessi, seguita da Veneto e Piemonte. Nel 2023 Sardegna (36 MW), Basilicata (20 MW), Piemonte e Puglia (10 MW ciascuna) sono le uniche regioni ad aver connesso impianti sopra i 10 MW. Infine tra gennaio e settembre 2023 sono stati connessi 3.177 MW di impianti non a terra e 334 MW di impianti a terra. Complessivamente in Italia ci sono poco meno di 20.000 MW di impianti su tetto e 8.779 MW di impianti a terra. Il settore produzione energia elettrica (impianti di proprietà delle utility) rappresenta il 29% della potenza installata, a seguire il settore residenziale (23%), il terziario (20%) segue il comparto industriale con il 18% e infine il settore agricolo con il 10% della potenza installata.