Piazza San Pietro è stata ieri il cuore di un raduno straordinario, con oltre 25mila fedeli convenuti per partecipare alla recita dell’Angelus guidata dal Papa. Durante il suo appello domenicale, il Pontefice ha sottolineato l’importanza di abbracciare l’essenzialità nella vita e di liberarsi dell’inessenziale. Francesco ha dichiarato: “Per procedere nel cammino della vita è necessario spogliarsi del di più, perché vivere bene significa liberarsi del superfluo, per scavare in profondità dentro di sé, per cogliere ciò che è veramente importante davanti a Dio”. Ha quindi enfatizzato il valore della preghiera e del silenzio come mezzi per fare spazio a Gesù e allontanarsi dall’inquinamento delle parole vane, invitando alla sobrietà nelle parole, nell’uso delle cose, sobrietà nei media e nei social: “Non sono solo fioretti o virtù ma sono elementi essenziali della vita cristiana. Se non si sa tacere, è difficile che si abbia qualcosa di buono da dire mentre più attento è il silenzio, più forte è la parola. Possiamo chiederci che posto ha il silenzio nelle mie giornate? È un silenzio vuoto, magari opprimente, o uno spazio di ascolto, di preghiera, dove custodire il cuore? La mia vita è sobria o piena di cose superflue?”.
Difendere i diritti
In un contesto più ampio, il Santo Padre ha richiamato poi l’attenzione sul rispetto dei diritti umani nel 75esimo anniversario della ‘Dichiarazione universale dei diritti umani’. Ha spiegato che l’impegno per i diritti umani non è mai concluso e si è detto vicino a coloro che si impegnano personalmente per difendere i diritti di chi non conta.
Pace da promuovere
Commentando la situazione mondiale, il Vescovo di Roma ha invocato la preghiera per le vittime delle guerre e ha esortato alla ricerca di soluzioni concrete per promuovere la pace. Ha riconosciuto le sfide storiche di alcuni conflitti, ma ha incoraggiato a seguire l’esempio di coloro che lavorano saggiamente per la convivenza pacifica. “Continuiamo a pregare per popolazioni che soffrono a causa della guerra, andiamo verso il Natale, saremo capaci, con l’aiuto di Dio, di fare passi concreti di pace? Si proteggano i civili, gli ospedali, i luoghi culto, siano liberati gli ostaggi e garantiti gli aiuti umanitari” ha detto il Papa che ha anche assicurato la sua preghiera per le vitime dell’incendio avvenuto sabato all’interno dell’ospedale di Tivoli.
Infine, in un messaggio di speranza, il Papa ha ricordato la Giornata mondiale dedicata alla tutela della persona e del diritto internazionale umanitario. Ha gioito per la liberazione di prigionieri armeni e azeri, incoraggiando le relazioni tra questi due Paesi per la pace nel Caucaso meridionale e spingendo per la conclusione rapida di un trattato di pace.